E’ durato lo spazio di un mattino il tentativo di Piazza Affari di alzare la testa, a dispetto dell’Asia e dell’apertura apertura delle borse europee.
A metà seduta infatti la borsa italiana ha tutti gli indici in rosso, figli dell’eredità lasciata da Wall Street ieri, e dell’andamento dei future sugli indici Usa.
Tutta l’Europa è in ribasso, con l’euro in ribasso sul dollaro a causa dei dati provenienti dalla Germania sulla
produzione industriale e sulla disoccupazione.
Inoltre qualcuno comincia ad avvertire lontani echi di guerra dopo le dichiarazioni del presidente americano George W. Bush, il quale ha detto che userà tutti i mezzi per cambiare il regime in Iraq.
Questo tuttavia non ha sollevato i prezzi del petrolio, che perde invece terreno, deprimendo un po’ ovunque i titoli energetici.
In Italia poi si aggiunge un altro motivo di incertezza per il settore oil, condizionato dalla questione del disegno di legge sul riassetto dell’energia.
Pochissimi, sul Mib30, i titoli con il segno più. Si distingue in ogni caso Bnl, che corre sulle voci di un possibile trattamento di favore per gli azionisti nel momento in cui si celebrerà il matrimonio con Mps.
Per il resto, tutto il settore bancario è depresso. Non è da meno il risparmio gestito. Oggi Bipop Carire riunisce l’assemblea degli azionisti, la prima dopo le dimisioni di Maurizio Cozzolini.
Cresce Pirelli ma è una cattedrale nel deserto: tutti i titoli del gruppo sono in negativo, compreso Seat Pagine Gialle, su cui si sta intessendo una rete di indiscrezioni.
L’attenzione, se si vuole parlare delle telecomunicazioni, è rivolta all’estero, in Germania per la precisione: il tam tam del mercato dà per imminente il licenziamento del numero uno di Deutsche Telekom, Ron Sommer.
A parte Pirelli, gli altri titoli industriali sono in ribasso. Compresa Fiat, che ha avuto solo una fiammata nella prima parte della seduta sulla scia delle nuove agevolazioni per chi compra auto marchiate Lingotto.
E in calo, pesante, sono anche Stm, cui non giova certamente il giudizio negativo di Merril Lynch sui chip, e Finmeccanica.
Il comparto dei media è contrastato, con Mediaset in modesto recupero sul Mib30 e Mondadori in deciso ribasso sul Midex.
Tra i titoli a media capotalizzazione continua a soffrire, anche oggi, Alitalia. Buono l’andamento di Benetton.
Sul Nuovo Mercato Tiscali è sotto quota €6, mentre rimbalzano Cto, Aisoftware, Acoltel.
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