Piazza Affari resta pesante dopo l’apertura del mercato americano, che vede il Nasdaq in rosso. Il Mibtel cede l’1,09%, il Mib30 l’1,25%, il Midex lo 0,79%, il Numtel il 2,52%.
Il mercato vive di riflesso a quello USA, su cui tra l’altro pesa il dato sul costo del lavoro nell’ultimo trimestre del 2000. Nel quarto trimestre dello scorso anno, infatti, è stato registrato un incremento del 4,1%: il risultato è più elevato delle attese degli analisti, che limitavano l’aumento al 3,4%. (Vedi USA: produttività quarto trimestre +2,4%)
“E’ un dato preoccupante – commenta Federico Schmid, di Bnp Sim, – significa che l’inflazione non è poi così sotto controllo e che c’è il rischio di una forte stagflazione, cioè crescita zero abbinata a inflazione in aumento”. Tanto più, aggiunge l’operatore, che il prezzo del petrolio è tornato intorno ai $30-31 per barile.
Il timore a questo punto “è che il presidente della Federal Reserve Alan Greenspan non abbia più tanti spazi per operare nuovi tagli dei tassi di interesse USA”.