Economia

Piazza Affari conclude in verde tenue

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(Teleborsa) – Conclusione debole per la seduta di Piazza Affari che segue quello che è stato oggi il trend della borsa di Wall Street. La borsa statunitense, che ha avviato la giornata all’insegna della debolezza con gli indici depressi è protagonista di una seduta incerta in cui ha più volte cambiato direzione ancora non sa che strada intraprendere. I listini italiani così come le principali piazze del Vecchio Continente sono scivolate sotto la linea di parità dopo il dato sul mercato del lavoro a stelle e strisce. I sussidi settimanali di disoccupazione statunitensi sono risultati in aumento ben oltre le attese del mercato. Non è riuscito a rissolvere l’humor nemmeno il dato sui prezzi alla produzione americano, che, nel mese di gennaio, si mostrano in salita battendo le attese degli analisti. A due velocità gli altri dati della giornata provenienti d’oltreoceano. L’indice FED di Philadelphia Fed ha battuto il consensus, mentre il leading indicator di gennaio è salito ma ha deluso le previsioni. Sul fronte valutario, in ricaduta la moneta unica nei confronti biglietto verde. Al momento l’euro scambia a 1,3567 dollari dopo aver toccato massimi di 1,3655 USD. La divisa statunitense in forte calo dopo il dato sui sussidi americani, ha recuperato non solo sulla moneta di Eurolandia ma anche nei confronti delle altre monete. Freccia verde per il prezzo del greggio, con il Wti a 78,15 dollari al barile, in salita di oltre l’1%. Sono state diffuse, oggi, le scorte di oro nero settimanali statunitensi risulate in aumento A Milano il FTSE All Share archivua le contrattazioni in salita dello 0,19% a 22.181 punti il FTSE MIB con un +0,16%. a 21686 punti. Il FTSE IT Mid Cap lima dello 0,04% a 23.739 punti. Il FTSE IT Star segna un vantaggio dello 0,49% a quota 10.939. Mediolanum si confermala migliore del principale listino. . Il titolo ha guadagnato oltre 2 punti percentuali beneficiando fin dall’avvio dell’upgrade di Equita Sim che ha alzato la raccomandazione a “buy” dal precedente “hold”, mentre il target price è stato portato a 5,4 euro. In rosso, gli altri i bancari, con le Popolari in forte calo. Rosso anche per Banca MPS, Intesa Sanpaolo cede quasi un punto percentuale. Fiat conclude in retroamarcia ,allineandosi al comparto auto di Euroalandia depresso da Daimler dopo l’annuncio dei risultati 2009. Il gruppo ha chiuso l’anno con una perdita netta di 2,6 mld di euro dall’utile di 1,4 mld de 2008. Le vendite sono passate a 78,9 mld da 98,5 mld. La società, inoltre ha deciso di non distribuire un dividendo per il 2009. Giornata di vendite per Fondiaria-SAI che si mantiene in coda al listino principale.Il titolo risente del downgrade di Mediobanca che ha portato la raccomandazione a “underperform” dal precedente “neutral”. Bruciano gli oil. Freccia verde per Eni. Secondo quanto dichiarato dall’Ad, Massimo Varazzani, la Cassa Depositi e Prestiti starebbe valutando la proposta di Eni sul gasdotto Tag. Per Verrazzani si tratterebbe di un buon investimento. Acquistate anche Saipem e Tenaris. Tra gli altri energetici, Rimane al palo Terna. Dal piano strategico 2010-2014 illustrato stamane dall’Ad, Flavio Cattaneo, è emerso che la crescita media annua dei ricavi sarà di circa il 6% in virtù di un aumento degli investimenti. Il controllo dei costi, unito all’umento dei ricavi, dovrebbe consentire al gruppo elettrico di migliorare la reddittività che, alla fine del periodo in esame, dovrebbe passare dall’attuale 74% al 77%. Sul completo, in ribasso Acea che ha annunciato di aver sottoscritto la documentazione per l’emissione di un prestito obbligazionario con scadenza 15 anni, per un ammontare pari a 20 miliardi di Japanese Yen. Retrocede Biancamano. La società non ha festeggiato l’aggiudicazione di una gara per i Servizi di Igiene Urbana del Comune di Rocca di Papa, per una durata contrattuale di 60 mesi e un valore complessivo di circa 10,5 milioni di Euro.