Piazza Affari ha chiuso la settimana con un rialzo corposo, in compagnia delle borse europee che hanno cavalcato la rimonta di Wall Street.
Il mercato americano ha riaperto i battenti, dopo una giornata di festa.
E, nonostante oggi sia prevista una seduta ridotta, il mercato americano infatti chiuderà in anticipo, alle 19:00 ora italiana, nel quadro del lungo ponte dell’Indipendence Day, gli indici Usa si sono mossi subito in rialzo, a dispetto del dato sulla disoccupazione, che a giugno è risultata in crescita.
Nessun turbamento nemmeno per la sparatoria di Los Angeles, che avrebbe invece potuto alimentare i timori di nuovi attentati terroristici.
L’avvio positivo di Wall Street ha messo il turbo alle contrattazioni pomeridiane in Europa. Anche in Italia Piazza Affari ha subito accelerato, mettendo in mostra prestazioni vigorose, anche se con scambi nella media.
Il Mibtel è salito a 20.389 punti (+3,40%).
Il Mib30 ha raggiunto quota 28.078 punti (+4,37%).
Il Midex è cresciuto a 25.093 punti (+1,72%).
Il Numtel ha chiuso a 1.470 punti (+4,48%).
Si sono messi in luce i titoli del risparmio gestito, che solitamente amplificano gli umori del mercato sia in rialzo che in ribasso: Mediolanum, partita molto bene già in apertura, è corsa avanti a tutti, salvo stopparsi su una sospensione per eccesso di rialzo.
Al momento del rientro, avvenuto pochi minuti prima della chiusura, il titolo mostrava un guadagno di circa 11 punti percentuali.
Molto forte anche il rialzo di Bipop Carire, che il mercato sembra voler tornare a trattare come un titolo del risparmio gestito più che come una costola di Capitalia.
L’istituto di credito bresciano è in denaro nonostante un importante broker abbia abbassato il proprio giudizio sulla banca a “underperformer”.
Tra i bancari si sono distinte anche che IntesaBci, tra i titoli migliori di tutto il listino.
Il titolo era stato oggetto di pesanti vendite dopo che i vertici della banca avevano ammesso una forte esposizione con la francese Vivendi Universal.
Oggi sono scattati gli acquisti anche su Capitalia, Unicredito, Banca Mps, San Paolo Imi e Bnl.
Sul Mib30 l’unico titolo che ha sofferto per tutta la giornata è stato Snam Rete Gas, cui per un po’ ha tenuto compagnia in territorio negativo anche Italgas poi invece ha recuperato.
La società controllata da Eni ha pagato in qualche modo la sua natura difensiva e il robusto guadagno registrato nei giorni scorsi dopo le decisioni del Consiglio di Stato e dell’Autorità sull’Energia e il gas.
Il settore energetico ha avuto oggi in Saipem un protagonista, premiato anche da rating d’acquisto emessi da importanti banche d’affari.
I telefonici della filiera Pirelli hanno attirato molto denaro.
In particolare Tim ha bruciato una resistenza dietro l’altra, grazie anche alla performance di France Telecom.
Tim si è così allontanata dai minimi di inizio anno a €3,72 euro toccato il 26 giugno scorso. Ha giocato a favore un positivo pronunciamento di Dresdner Kleinwort Wasserstein dei girni scorsi.
La banca d’affari tedesca ha infatti ribadito il suo atteggiamento di cautela sul settore delle tlc consigliando però ai clienti di comprare Tim.
Inoltre il titolo italiano ha beneficiato, come altri in Europa, del resto, anche delle affermazioni di Businessweek sulla ripresa del mercato dei telefoni cellulari grazie all’introduzione delle nuove tecnologie sul colore e sull’immagine.
Ma se Tim è andata bene, non da meno sono state Telecom Italia e Olivetti.
Il titolo si è allontanato dai minimi degli ultimi quattro anni toccati lo scorso 26 giugno a quota €0,991.
In generale il gruppo di Marco Tronchetti Provera è stato aiutato dalle dichiarazioni proprio del suo leader.
In un’intervista al settimanale Panorama, Tronchetti Provera ha infatti rassicurato il mercato sostenendo che il debito di Telecom Italia “è più che ragionevole rapportato alla capacità della società di generare cassa e comunque scenderà a fine anno, inclusa Olivetti, a €34 miliardi dai €42 miliardi di giugno 2001”.
Al di fuori del comparto tlc, ma all’interno della galassia Tronchetti Provera, anche Seat Pagine Gialle ha guadagnato punti, in vista di nuovi tagli dei costi.
Tra i tecnologici potente avanzata di Stmicroelectronics, accompagnata nella sua corsa al rialzo anche dalla controllante Finmeccanica.
I media non si sono sottratti alla scorpacciata rialzista.
In particolare Mediaset è cresciuta dopo aver perso in due settimane il 20% circa ed essere sceso mercoledì scorso al nuovo minimo di €6,93.
Nel corso della settimana il vicepresidente del gruppo, Piersilvio Berlusconi, aveva cercato di tranquillizzare gli animi rincuorando sulle prospettive del gruppo nella raccolta pubblicitaria.
La società si aspetta una raccolta pubblicitaria in linea con il 2001 e conta di proseguire nella strategia di contenimento dei costi operativi risparmiando €70 milioni.
Per quanto riguarda la redditività operativa, Berlusconi ha confermato l’obiettivo al 25% del fatturato 2002.
Gli ordini di acquisto sono piovuti indifferentemente su tutti i settori del listino. E’ andata bene anche a Fiat, di cui il mercato ha premiato le nuove prospettive.
Tra gli altri titoli nel corso della giornata si sono messi in luce AntonVeneta e, sul Midex, i media Mondadori ed Espresso.
Positiva la performance di Tod’s, che però è lontana da quella, più vivace, di Bulgari sul Mib30.
A favorire il movimento al rialzo di Bulgari è stato da un lato la possibile attuazione del piano di riacquisto di azioni proprie annunciato nei giorni scorsi; dall’altro i valori interessanti raggiunti dal titolo del lusso.
Sul Numtel si segnala la corsa di Tiscali, che ha rotto la resistenza di €5,82 e prova ad allungarsi verso quota €6.
Dopo due giorni di rialzi ritenuti inspiegabili dagli stessi operatori, ha chiuso in ribasso Vitaminic, vittima delle prese di beneficio.
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