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Piazza Affari chiude sulla parità, Ftse Mib a +0,05%

Finale in ordine sparso per le borse del Vecchio Continente, con Piazza Affari poco distante dalla parità. Il Ftse Mib archivia gli scambi in rialzo dello 0,05% a 30.373 punti.

Acquisti su Stmicroelectronics (+2,7%), scelta tra le top pick di Citigroup, Nexi (+2,4%) e Leonardo (+2,4%). In coda al listino Diasorin (-5,5%) nel giorno del piano industriale, Campari (-2,9%) e Bper (-2,2%).

Wall Street viaggia in frazionale rialzo nell’ultima seduta di un’ottava segnata dalle riunioni delle banche centrali e si appresta ad archiviare sette settimane positive consecutive.

In giornata sono stati diffusi gli indici Pmi preliminari manifatturiero e servizi di dicembre dei principali Paesi europei, che continuano a evidenziare una debolezza dell’attività economica. Il Pmi composito della zona euro è ulteriormente peggiorato a 47 punti, con un calo sia nel manifatturiero (44,2) sia nel terziario (48,1).

Negli Usa, il Pmi manifatturiero è sceso a 48,2 e il servizi è salito a 51,3. Intanto, il presidente della Fed di New York, John Williams, ha dichiarato che è prematuro per pensare ad un taglio dei tassi a marzo.

Da segnalare oggi la scadenza di future e opzioni su indici e azioni, per il cosiddetto giorno delle “tre streghe”.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp/Bund risale dai minimi da settembre in area 170 bp, con il rendimento del decennale italiano in calo al 3,71%.

Sul Forex l’euro/dollaro ritraccia a 1,09 e il dollaro/yen si attesta a 141,8. Tra le materie prime, perdono leggermente terreno le quotazioni del petrolio Brent a 76,5 dollari al barile.

La prossima settimana il focus resterà prevalentemente su inflazione e politica monetaria. Tra i dati macro più importanti, quelli relativi all’inflazione del Regno Unito e il core Pce statunitense. In programma la conferenza Bce sulla politica fiscale e la riunione della Bank of Japan.