Seduta in rosso per la Borsa di Milano che subisce, come le altre Piazze europee, il calo del Nasdaq e la debolezza dei Tmt (Telefonici, media e tecnologici). Ancora denaro invece per la galassia Mediobanca.
Il Mibtel ha chiuso a 32.734 punti (-1,42%), il Mib30 a 47.565 punti (-1,71%).
”Le ultime tre sedute sono state orribili – commenta a Wallstreetitalia Antonio Ranieri, analista Uniprof – perche’ i mercati sono imballati in attesa di sapere chi vincera’ le presidenziali americane. Se i risultati si conosceranno solo per il 17, credo che sara’ dura”.
”La cosa strana – aggiunge l’analista – e’ che si pensava che il rebus Usa avrebbe pesato maggiormente sul mercato dei cambi, invece, di fatto e’ quello azionario a soffrire di piu”’.
E’ giunta ad un passo dai 15 euro (14,74 nuovo massimo dell’anno) la quotazione di Mediobanca (-0,69% a 14,2 euro) al termine di una settimana che ha visto il titolo balzare di quasi il 9%. E’ evidente che il mercato, complice una ripresa di voci di grandi manovre fra vecchi e nuovi soci, stia scommettendo su un riassetto dell’istituto di piazzetta Cuccia e delle altre societa’ della ‘galassia’. Nelle ultime sedute si sono infatti infiammate le azioni di Compart (+1,43% a 2,2 euro) e delle sue controllate, ed anche Generali (+0,81% a 41,2 euro) ha proseguito il rialzo toccato i massimi a 41,25 euro, con un bilancio settimanale di oltre il 4% di guadagno.
”In effetti, l’unico spunto della seduta – commenta l’analista di Uniprof – e’ stata la galassia Mediobanca che ha resistito grazie ad acquisti speculativi. Qualcuno si sta muovendo e i mercati si aspettano qualcosa anche se per ora le tante voci rimangono tali e basta. Su Compart, ad esempio, si dice che Zalesky abbia rastrellato un altro 4% del capitale e si trovi ora in mano il 10% circa”.
”La giornata di oggi e’ stata penalizzata anche dal forte calo del tecnologico americano sulla scia di Dell. Questo – aggiunge Ranieri – ha portato indistinte vendite su tutto il comparto e in Italia ne hanno fatto le spese Stmicroelectronics (-5,86% a 49,8 euro), mentre in Francia Alcatel”.
”Oggi si vende e basta con un appiatimento globale senza distinzioni. Anche Telecom (-3,52% a 13,21 euro) – commenta l’analista – malgrado i risultati in linea con le attese, non e’ riuscita a tirarsi fuori dai ribassi. Ma sono tutti i telefonici a deludere, cosi’ come Tim (-1,72% a 9,58 euro) che in assoluto e’ la migliore compagnia di telefonia mobile in Europa”.
Tra i finanziari si e’ distinto Credem (+6,06% a 5,02 euro): ”Il guadagno e’ giustificato dagli ottimi risultati dell’istituto – commenta Ranieri”. In rialzo anche Alleanza (+1,43% a 17,15 euro) e Bipop Carire (+0,41% a 8,75 euro).
In profondo rosso il settore media: Mediaset -4,95% (a 16,14 euro) e Seat a -5,2% (3,21 euro).
Al Nuovo Mercato, il cui indice ha chiuso in calo del 2,53% a 5.964 punti, si e’ salvata solo Freedomland (+12,18% a 36 euro) dopo l’annuncio dell’arrivo del nuovo presidente Luigi Guatri.