Piazza Affari ha chiuso la seduta in deciso ribasso e sui livelli minimi, ma con pochi scambi che tolgono peso al passivo odierno. La seduta si è svolta lentamente e ha preso una piega ribassista sin dall’avvio accentuandosi sempre più all’avvicinarsi dell’apertura dei mercati USA. Il calo di Wall Street ha poi mortificato qualsiasi velleità di recupero.
“Il mercato ha dimostrato in questo mese una grande maturità – commenta Roberto Santagostino, responsabile della sale operativa di SimCasse – è ha recuperato il gap aperto dopo gli attacchi dell’11 settembre. Sin dalla mattina si è visto però che il mercato a questo punto non sa cosa fare”.
“Si naviga a vista per le paure di ricadere sul fondo. Il rischio rimane perché non si capisce come possa evolvere il conflitto e quale potrebbe essere la reazione dei popoli musulmani agli avvenimenti” aggiunge Santagostino.
Il mercato non ha avuto temi particolari, se si fa l’eccezione di Bipop Carire che ha mostrato volumi consistenti dopo il profit warning della vigilia.
Il Mibtel ha segnato un calo dell’1,38%; il Mib30 a -1,53%; il Midex a -0,79%. Il Numtel ha subito più di altri la partenza in rosso del Nasdaq e alla fine ha chiuso a -2,02%.
In rosso tutti titoli del comparto editoriale con Seat Pagine Gialle ancora in calo così come Mediaset. (Vedi anche PIAZZA AFFARI: SEAT, QUANDO COMPRARE).
Unico e solo tema della seduta Bipop Carire. Il titolo resta al centro dell’attenzione per le prospettive negative sottolineate anche da un report di Merril Lynch. Le azioni bresciane sono state le peggiori del Mib30 dopo aver lasciato venerdì scorso quasi 15 punti percentuali. Il piano industriale di Bipop sarà presentato venerdì prossimo. Una fonte finanziaria ha detto che la società avvierà a breve una trattativa in esclusiva per la cessione di Azimut.
I pretendenti all’acquisto sarebbero Ge Capital, Barclays, Apax Partners e Pop Lodi (Vedi PIAZZA AFFARI: BIPOP SOFFRE SELL DI MERRIL).
Tutti in ribasso anche i telefonici che hanno tenuto ai ribassi per buona parte della seduta. Olivetti si è fermata in calo dopo il via libera all’aumento di capitale. L’assemblea nel weekend ha approvato l’attribuzione di deleghe per aumenti di capitale di massimi €7 miliardi in cinque anni e per bond fino a €10 miliardi. (Vedi anche PIAZZA AFFARI: TIM CEDE, MA PROMETTE BENE)
Male il settore energetico, e non ha fatto eccezione Italgas che si è aprezzato. In calo ENI mentre ha chiuso in rialzo la controllata Saipem (Vedi PIAZZA AFFARI: SAIPEM PERDE TERRENO, -1,94%).
Ha tenuto bene al contrario ENEL che, con Alleanza, oggi sono stati i titoli difensivi per eccellenza, anche se l’assicurativo ha ceduto alle vendite nel finale. (Vedi anche PIAZZA AFFARI: TENGONO SOLO ALLEANZA E ENEL)
Nella guerra che si combatte in Afghanistan a colpi di missili e in America a colpi di lettere all’antrace, ha la meglio il titolo farmaceutico Bayer, sotto osservazione, in quanto produce l’unico antibiotico commercializzato in America in grado di annullare gli effetti mortali della polvere bianca. Il titolo dopo una partenza bruciante a via via limato il guadagno per chiudere sulla parità. (Vedi PIAZZA AFFARI: BAYER VA SU, SPINTA DA ANTRACE).
Sul Nuovo Mercato, ma per motivi diversi, ha brillato anche un’altra società legata alla ricerca e alla produzione di farmaci: Biosearch che si è apprezzata dopo la notizia della cessione dei suoi diritti su un nuovo antibiotico a una ditta americana (Vedi IL NUOVO MERCATO HA OCCHI SOLO PER BIOSEARCH
PIAZZA AFFARI: UPGRADINGS & DOWNGRADINGS/5).
Sparsi per il listino troviamo il rialzo della Popolare Commercio e Industria che è salita su voci di fusioni e la flessione di Autogrill che ha pagato il downgrade di UBS Warburg.