Piazza Affari ha chiuso sui massimi della seduta, dopo un rally iniziato in apertura e proseguito a metà seduta.
I titoli che hanno trascinato il listino in particolare sono stati i telefonici e i tecnologici. Le buone notizie di Philips, che ha sorpreso analisti e investitori con utili superiori alle aspettative, hanno dato il via libera agli acquisti, che si sono concentrati in misura maggiore sui titoli della triade Tmt, maggiormente penalizzati nei giorni scorsi.
Il clima di rinnovata fiducia è stato anche agevolato da importanti dati macroeconomici italiani e americani.Oggi è stato reso nota l’inflazione italiana, quella Usa e il dato sulla produzione industriale oltreoceano.
Che sarebbe stata una giornata di acquisti lo si è definitivamente capito con i future sugli indici Usa, che hanno anticipato una buona partenza di Wall Street.
Non ha influito negativamente lo sciopero generale organizzato da Cgil, Cisl e Uil, per protestare contro le modifiche che il Governo Berlusconi vuole apportare all’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori in materia di reintegro obbligatorio in caso di licenziamento ingiusto.
Il Mibtel è schizzato a 24.121 punti (+2,49%), il Mib30 è salito a quota 33.309 punti (+2,93%), per il Midex si è trattato di un guadagno pari allo 0,82% a 29.788 punti e per il Numtel del 3,15% a 2.226 punti.
Gli investitori hanno assistito al rimbalzo di Stmicroelectronics, che solo qualche giorno fa si era messo in luce per una importante acquisizione: la divisione di semiconduttori del colosso francese Alcatel. Il rialzo della società italo-francese ha fatto lievitare le quotazioni della controllante Finmeccanica. I due titoli sono stati tra i migliori della giornata.
In gran spolvero i titoli telefonici, con Olivetti e Seat Pagine Gialle su tutti. Volumi interessanti anche per Telecom Italia, oggetto di interessanti indiscrezioni giunte d’oltralpe.
Molte richieste sono arrivate sui settori industriali: Fiat ha ottenuto dei guadagni nonostante la giornata fosse partita sotto i peggiori auspici. In giornata infatti è stato diffuso il dato relativo alle vendite delle auto nella Zona Euro. Il dato non ha turbato più di tanto il titolo, che aveva abbondantemente già scontato la crisi che il settore sta attraversando.
Gli energetici non sono riusciti a sfruttare l’onda rialzista: solo Eni ha portato a casa un rialzo interessante, chiusura in leggero rialzo rispetto ai valori della vigilia per Snam Rete Gas, Saipem e Italgas. Bene anche Enel: oggi è stato reso noto che Interpower, il terzo gruppo di centrali per la produzione di energia elettrica, sarà messo all’asta nei prossimi mesi.
Sulla performance di Eni ha inciso il rincaro del prezzo del greggio, dopo le dichiarazioni poco incoraggianti rilasciate dal leader iraniano Khamenei e per il clima di incertezza legato al ritorno al potere di Hugo Chavez in Venezuela.
Bene anche bancari e risparmio gestito. L’unica eccezione è stata IntesaBci.
Cresce Bipop Carire, nel giorno dell’udienza (poi rinviata) per decidere sul ricorso presentato dalla banca bresciana in merito alla svalutazione di Inferentia. Il titolo della società, quotata al Nuovo Mercato, è stato sospeso dalle contrattazioni in attesa di un comunicato.
Realizzi su Antonveneta, dopo il boom di ieri. Il titolo, giunto al secondo giorno di contrattazione, ha chiuso sotto area €20,8.
Sul Midex molto bene gli alimentari, come, Parmalat e i media come Mondadori e l’Espresso. Quest’ultimo titolo ha snobbato il rating negativo emesso oggi da una importante banca d’affari.
Bene anche Fondiaria dopo la notizia dell’offerta di Munich Re. sul titolo si sono moltiplicate le voci di nuovi possibili colpi di scena tra i contendenti. E la Consob ha già iniziato a indagare sul caso Sai – cavalieri bianchi (Jp Morgan, Commerzbank, Mittel, Interbanca e Francesco Micheli).
Lottomatica ha chiuso vicinissima al massimo storico di €10,65.
Sul Numtel Tiscali si è ripresa con forza il supporto a quota €9. Bene anche Fidia, e.Planet ed e.Biscom.
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