Piazza Affari ha chiuso in rialzo una seduta senza stimoli e senza argomenti, ma che ha avuto nella partenza positiva del Nasdaq il volano per poter far crescere gli indici nel pomeriggio.
Nelle sale operative i commenti sono tutti unanimi nel descrivere la situazione come totalmente apatica e priva di valore. Gli stessi volumi nettamente al di sotto della media evidenziano l’immobilismo di un mercato dove una mezza notizia può far rimbalzare un titolo o un comparto.
Oggi è stato cosi’ per i titoli editoriali che hanno rimbalzato sulla notizia che Merrill Lynch ha rivisto al rialzo il giudizio sul comparto dei media a livello mondiale, definedolo a sconto rispetto a quello telefonico.
Per il resto il mercato non ha fatto tanto anche se è tornato il denaro sui telefonici e su alcuni titoli del risparmio gestito.
Il Mibtel ha chiuso in rialzo dello 0,81% a 27.308 punti, il Mib30 a +0,96% a 38.582. Il Nuovo Mercato ha recuperato sul finale fermandosi a +0,55% a 3.451 punti.
Un segnale positivo è venuto dall’Authority tedesca per le telecomunicazioni che oggi ha dato il via libera a una cooperazione tra gestori che hanno vinto la gara per le licenze UMTS (tecnologia per i telefonini di terza generazione) affinchè riescano a ridurre i costi per le infrastrutture.
La decisione tedesca segue quella della scorsa settimana in Francia dove è stato deciso di diluire i pagamenti delle licenze per l’UMTS e l’allungamento da 5 a 20 anni della stessa licenza.
Nella scuderia Colaninno hanno corso di più Olivetti (+1,99% a €2,155) e TIM (+1,55% a €6,75). (Vedi anche UMTS: il futuro si fa attendere).
Mentre non ha certo brillato Seat Pagine Gialle (-1,28% a €1,161) che ha sofferto per le ultime dichiarazioni del vertice di Telia società controllante della svedese Eniro su cui Seat ha lanciato un’offerta. L’amministratore delegato di Telia ha infatti affermato in un’intervista alla stampa italiana che l’offerta su Eniro non è un affare. (Vedi Piazza Affari: gli upgrading e i downgrading e Piazza Affari: Seat, primo supporto a €1,17)
In rialzo tra gli energetici ENI (+0,87% a €7,8) sulla spinta del rialzo del prezzo del petrolio, ma anche Enel (+0,11% a €3,68). Oggi sul circuito dei blocchi è transitato lo 0,247% del capitale sociale del gruppo elettrico al valore unitario di €3,71 euro. Anche ieri era passato di mano lo 0,5% del capitale, sempre ai blocchi.
Tra i titoli che hanno recuperato terreno ci sono: STMicroelectronics (+3,39% a €43,25) e a ruota Finmeccanica dopo che la società di Pasquale Pistorio ha ottenuto un giudizio positivo da una banca francese. (Vedi anche Piazza Affari: STM sale su rating BNP)
Tra gli editoriali, Mediaset (+2,72% a €11,06) e L’Espresso (+3,82% a €5,05) sono stati le stesse del comparto dopo l’upgrade settoriale di Merrill Lynch.
Movimento su Mediobanca (+1,15% a €12,62) dopo la richiesta di delega per un grosso aumento di capitale per mettersi al riparo da eventuali operazioni sulla società. Secondo alcuni operatori interpellati da WallStreetItalia, il timore è che chi intenda arrivare al cuore di Generali (+3,34% a €34,7) pensi di poter raggiungere prima il suo obiettivo passando, appunto, per l’istituto di Piazzetta Cuccia.
Sul Nuovo Mercato forte rialzo di PCU Italia (+2,10% a €10,85) dopo dopo l’accordo con STMicroelectronics per la realizzazione di carte con microchip per applicazioni Gsm di ultima generazione.
Perde terreno, invece, Prima Industrie (-2,48% a €22) che oggi ha annunciato la costituzione di una joint venture in Giappone con Shin Nippon Koki e Hanwa-Hts, e ha comunicato che il fondo Helios Private Equity (Unicredit) ha interamente sottoscritto l’aumento di capitale della societa’ per l’acquisizione della statunitense Laserdyne, diventando cosi’ azionista di Prima Industrie con una quota del 6,74%.