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PIAZZA AFFARI CHIUDE POCO SOTTO LA PARITA’

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Piazza Affari ha chiuso piatta una seduta che si è svolta sostanzialmente sullo stesso livello dell’apertura, andamento poi confermato con i dati di metà giornata, ma che si sono fatti ancora più fiacchi sul finale.

La mancanza di brio e di una direzionalità precisa sono la diretta conseguenza dei dati contraddittori e dell’avvio contrastato delle contrattazioni americane. “Si continua a guardare al sentiment e alla liquidità, che in questo momento sono in ribasso, e non hai fondamentali che segnalano la fine del fondo” commenta a Wall Street Italia, Daniele Tolusso operatore Uniprof.
Delusione per i dati sul fronte del lavoro comunicati prima dell’avvio delle contrattazioni.

Nonostante il tasso di disoccupazione in gennaio si sia attestato a +5,6%, battendo le aspettative degli analisti (+5,9%), il numero di posti di lavoro persi nel settore non agricolo e’ stato peggiore del previsto con un calo di 89.000 contro i 30.000 attesi.

Il mercato italiano allineato agli altri mercati europei ha scontato senza scossoni anche i dati sulla fiducia rilevata dall’Università di Michigan e le statistiche sulla spesa edile, sempre negli USA.

La caratteristica della giornata è stata l’immobilità e una buona dose di attesa per i dati americani dopo che altre statistiche europee e italiane erano state diffuse questa mattina.

Il Mibtel si è fermato a -0,07%, il Mib30 a -0,04%, il Midex a -0,97%.

Il Numtel (-0,34%) al pari dell’indice dei titoli di media capitalizzazione, non è mai riuscito a portarsi in campo positivo.

Sul Mib30 ha brillato HDP per l’intensificarsi delle voci di una cessione della maison Valentino a Marzotto. L’indiscrezione è stata tuttavia smentita.

Nel settore del lusso Bulgari ha chiuso in rialzo grazie alle ricoperture, e Tod’s, sul Midex, ha perso quota dopo i dati di bilancio di ieri.

In balia dei venti e in cattive acque Bipop Carire, coinvolta nel fallimento della texana Enron.

Tra gli altri titoli del risparmio gestito, ha guadagnato Mediolanum al centro di scommesse dopo le dichiarazioni del numero uno Ennio Doris.

Bene ENI, che si è avvantaggiata di oltre un punto percentuale grazie anche all’aumento del prezzo del greggio e per il giudizio positivo espresso sul settore e in particolare sulla società del cane a sei zampe da parte di un’importante banca d’affari. Dietro al titolo del gruppo anche quelli delle controllate Italgas e Saipem.

Denaro su Enel. Il gruppo è interessato al decreto legge sull’energia che, come ha spiegato oggi il ministro delle Attività Produttive Antonio Marzano, pone un limite del 50% alla capacità di generazione elettrica da parte di Enel a partire dal primo ottobre.

Ancora denaro su Pirelli e su tutta la sua filiera, dopo che ieri i titoli erano cresciuti sulle voci di accorciamento della catena di controllo. Bene Tim e Telecom, seppur senza volumi elevati, con la società telefonica che al momento non ha smentito le indiscrezioni secondo cui avrebbe presentato al Board di Blu un’offerta di €500 milioni per rilevare l’intera società.

Ancora sostenuti i volumi di Autostrade, che è andata giù malgrado il giudizio positivo di Ubs Warburg.

Sul Midex Snia si è fermata in ribasso, ma comunque sopra al prezzo dell’opa lanciata da Bios a €1,8.

Molto bene Sai, in deciso rialzo sin dalla mattina in attesa che si sbrogli la matassa Fondiaria.

Sul Nuovo Mercato riflettori accesi su Biosearch , in crescita di oltre tre punti e mezzo percentuali.

Giudizio positivo per Tiscali, da parte di Fortis Bank, ma le azioni del provider sardo continuano a lottare sotto la soglia dei €10.

Sempre nel Nuovo Mercato, buono lo spunto di Dmail.it dopo la presentazione dei dati di bilancio.