Piazza Affari ha chiuso le contrattazioni in rosso, in linea con le altre piazze europee che hanno mostrato ugualmente debolezza e incertezza.
Il sentiment negativo si è riflesso dall’altra parte dell’oceano al Vecchio Continente sin dalla mattina, quando i conti di Cisco e i future non facevano prevedere una buona apertura dei mercati USA. Cosa che si è verificata e, nel pomeriggio, Piazza Affari ha così consolidato le perdite.
La Borsa di Milano, cosi’ come il resto d’Europa, guarda poi con apprensione all’appuntamento di domani con la Banca Centrale Europea, dalla quale si aspetta una riduzione dei tassi di interesse. La situazione inflazionistica europea, tuttavia, consiglia la cautela nelle previsioni. Già alcuni analisti, tra i quali quelli di Merril Lynch, prevedono che per un taglio dei tassi nella zona euro si dovrà aspettare il prossimo luglio.
Nel dettaglio oggi le vendite hanno interessato tutti i comparti, ma in particolare i telefonici, anche per ragioni proprie, i tecnologici, i media ed i finanziari.
Il Mibtel alla fine ha ceduto l’1,05% a 27.750 punti, il Mib30 è a -1,14% a 39.507 punti e il Midex a -0,80% a 31.440 punti. Il Numtel ha guadagnato lo 0,14% fermandosi a 3.643 punti.
“E’ stata una giornata iniziata male e finita peggio – commenta a WallStreetItalia Antonio Federico responsabile del sales and trading di Dresdner Kleiwort Albertini – e a menare le danze del ribasso è stato Colaninno e la sua scuderia”.
Tra i titoli che si sono mossi di più c’è Olivetti (-5,29% a €2,365) che sconta le voci di mercato non positive sui conti di Telecom Italia (-3,44% a €11,8). “I rumor sono su Telecom ma Olivetti cede di piu’ perche’ un’eventuale discesa del titolo Telecom – commenta Federico – farebbe saltare l’operazione di conversione delle risparmio, il successivo buy back, e quindi la riduzione del debito della holding di Ivrea”. (Vedi sezione RUMORS che si trova sul menu in cima alla pagina e Piazza Affari: comparto telecom sotto pressione)
Nella scuderia di Roberto Colaninno l’unica luce che ha brillato è stata quella di Seat Pagine Gialle (+1,52% a €1,271). Il rialzo, ha spiegato un’operatrice, va a scapito dei telefonici. Ma nelle sale operative si dice anche che il titolo sia comprato da mani forti e da fondi domestici per riportarlo sopra la soglia di €1,26, quota fondamentale per portare in porto l’operazione con la svedese Eniro. La società svedese inoltre ha nei giorni scorsi presentato dei buoni conti e, secondo alcuni, molti piccoli investitori starebbero valutando l’ipotesi di non aderire all’Opa di Seat.
(Vedi Piazza Affari: Seat sale controcorrente)
In crescita si è distinta anche Pirelli (+0,77% a €3,65) sulla scia dei risultati trimestrali positivi presentati ieri.
(Vedi Pirelli: quale la strategia migliore?)
Il comparto degli energetici vede un recupero di Eni (+0,15% a €7,4) in linea con il recupero del settore a livello europeo. Secondo Donatella Principe, analista di Banca Popolare di Vicenza, vale la pena posizionarsi sul titolo.
(Vedi Piazza Affari: cosa aspettarsi oggi)
Tra i titoli in forte ribasso si distingue Mediaset (-2,35% a €11,83). Il titolo soffre per le voci speculative che anticipano le elezioni e un’eventuale soluzione del conflitto di interessi che coinvolge Silvio Berlusconi.
(Vedi Piazza Affari: Mediaset piega ancora la testa)
In rosso tutto il comparto del risparmio gestito che sconta prima degli altri le incertezze sul trend dell’economia americana. Su alcuni titoli pesano però anche voci particolarmente negative sulle trimestrali in arrivo. (Vedi anche Piazza Affarri: Risparmio gestito tutto in rosso e anche sezione RUMORS che trovate sul menu in cima alla pagina).
Male anche STMicroelectronics (-2,42% a €43,1), punita dal mercato per la scarsa chiarezza sul futuro assetto azionario.
(Vedi Piazza Affari: STM cede tra voci e smentite)
Tra i bancari si è distinto in positivo Monte dei Paschi di Siena (+2,2 a €4,28) dopo che la Banca d’Italia ha approvato lo statuto della fondazione. Secondo gli operatori questo comporterà un maggiore attivismo da parte dell’istituto senese e in particolare potrà portare avanti le tante operazione chiuse nel cassetto. “Prima fra tutte la rincorsa su Bnl – commenta a WallStreetItalia un trader che preferisce rimanere anonimo – e non per niente oggi la banca di Via Nazionale era tra le poche in positivo insieme ad Mps”. Bnl ha chiuso la seduta in rialzo dello 0,51% a €3,54.
Il Nuovo Mercato ha chiuso in positivo grazie ai forti rialzi di Vitaminic (+19,96% a €28,91) e Freedomland (+17,4% a €24,83). Male invece I.Net (-2% a €186) nonostante le previsioni ottimistiche per quest’anno.
(Vedi Piazza Affari: Vitaminic sostiene il Nuovo Mercato e I.Net: previsioni positive per il 2001)