Piazza Affari ha chiuso in rosso una seduta che gli stessi operatori hanno definito inutile. Gli scambi sono stati infatti scarsi e lo stesso controvalore scambiato, tra i 1.500 e i 1.700 miliardi di lire, è stato ben al di sotto della media.
“Non si è mosso niente – ha commentato un operatore di una Sim italiana che preferisce rimanere anonimo per politica aziendale – anche perché non ci sono notizie di alcun genere”.
“Quello che spaventa sono le incertezze, soprattutto a livello internazionale. Se per recuperare il buco da 10.000 miliardi nei conti italiani basta una manovra economica aggiuntiva, – dice il trader – non altrettanto facile sarebbe la soluzione per il conflitto israelopalestinese, ormai in corso”.
“Ci sono poi i rischi di vedere il petrolio a $38 dai $29 di adesso, dopo che l’Iraq ha chiuso i rubinetti e nell’eventualità che scoppi il conflitto in Medio Oriente”.
Il Mibtel ha ceduto lo 0,63% a 27.088 punti, il Mib30 lo 0,83 a 38.215 e il Numtel a -1,29% a 3.432.
Il titolo che più ha mosso il mercato è stato Eni (+0,09% a €7,720), che durante la seduta ha toccato anche i nuovi massimi grazie al suo carattere difensivo e al rialzo del prezzo del petrolio sui mercati internazionali. Oggi a Vienna iniziano i colloqui informali tra i membri dell’Opec.
Malgrado una partenza in positivo, Olivetti (-0,38% a €2,125) ha ceduto ai ribassi dopo che la settimana scorsa ha perso il 12,2%. (Vedi Piazza Affari: cosa aspettarsi oggi)
Il comparto dei telefonici ha comunque sofferto in blocco, malgrado le voci di Cisco alla conquista di Marconi o addirittura su Alcatel, abbianno tonificato il mercato tlc a livello europeo. TIM (-1,66% a €6,640) ha perso terreno anche oggi dopo aver perso il 7,3% la settimana scorsa.
Pesante il risparmio gestito con Mediolanum (-2,17% a €12,260), Bipop Carire (-2,79% a €4,280) e Fideuram (-2,61% a €11,820) che continuano a soffrire in questa fase di mercati ribassisti. (Vedi Piazza Affari: cosa aspettarsi oggi)
In rialzo StMicroelectronics (+3,73% a €42) che non ha subito le notizie negative che arrivano dagli USA sul comparto dei chip e ha festeggiato positivamente l’accordo con Pcu Italia per nuove card per i cellulari. (Vedi Chip: Accordo PCU con STMicroelectronics e anche Piazza Affari: STM recupra quota €41)
In calo consistente il comparto degli editoriali, affossato dalle perdite di Mediaset (-2,05% a €10,770), e di Seat Pagine Gialle (-2,73% a €1,177). L’editoriale torinese divide gli operatori tra chi scommette che l’amministratore delegato, Lorenzo Pellicioli,andrà avanti nell’offerta su Eniro senza cambiare i termini e chi invece crede che Seat rimetterà mano al portafoglio, magari nella parte cash. (Vedi anche Piazza Affari: Seat primo supporto a €1,17 e anche Piazza Affari: Seat è la peggiore del Mib30)
Hanno perso quota, tra gli industriali, Montedison (-1,16% a €2,820) ed Edison (-1,36% a €10,670). L’Authority dell’energia ha confermato oggi l’intenzione di aprire un’indagine conoscitiva sul caso della francese Edf e del suo ingresso nel capitale del gruppo italiano.
Tra i titoli minori ha chiuso in rialzo Mariella Burani (+0,75% a €7,75). L’azienda di moda ha siglato un accordo per la creazione della joint venture con Stephen Fairchild, di cui avra’ il 50% per $750.000.
Sul Nuovo Mercato, vendite per Tiscali (-0,9% a €13,53) ed e.Biscom (-0,66% a €85,25). Tra i pochi rialzi da segnalare quelli di Cdb Wb Tech +3,69% a €4,53) e Novupharma (+1,32% a €44,5).
(Vedi Piazza Affari: upgradings e downgradings/2 e Tlc: e.Biscom, in arrivo acquisto in Germania)