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PIAZZA AFFARI CHIUDE IN ROSSO, PESANO LE TLC

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Piazza Affari si è fermata con gli indici in ribasso colpita dale vendite sulla triade dei TMT (telefonici, media e tecnologici) che sono nel pomeriggio sono riusciti a limare le perdite dopo l’avvio in leggero rialzo di Wall Street.

A pesare sono ancora i profit warning che giungono dalle più importanti aziende tecnologiche. L’ultimo in ordine di tempo è stato quello di Infineon. Ma il mercato è pressato anche dalla mancanza di visibilità sulla fine del tunnel che imprigiona le economie mondiali a bassi livelli di crescita.

“La giornata non era iniziata male – commenta a Wall Street Italia il responsabile della sala operativa di una primaria Sim milanese – ma le notizie su Infineon hanno creato timori e conseguenti forti ribassi. I volumi sono stati bassi seppur in crescita rispetto agli ultimi giorni”.

“Tra i temi principali si sono distiniti ancora Bipop Carire – commenta il capo-trader – il recupero di titoli difensivi come ENI, ma anche la crescita di Edison su cui influisce la vicenda Montedison-Benetton. Colpisce invece il calo di Pirelli”.

Il Mibtel ha chiuso con un calo dello 0,93% a 25.809 punti, il Mib30 ha perso lo 0,97% a 36.535 punti, il Midex l’1,19%, il Numtel lo 0,76% a 3.002 punti.

La zavorra del giorno è stata rappresentata dalla tedesca Infineon che ha segnalato conti in negativo (Vedi Utili: Infineon vede rosso). In questo momento il titolo della società, controllata da Siemens e che opera nel settore dei semiconduttori, perde il 14,31% alla borsa di Francoforte.

In Italia l’unico vero tecnologico STMicroelectronics (-3,84% a €36,6), quotata anche a Parigi oltre che a New York, ha perso molto terreno come tutti gli altri tecnologici europei (Vedi Piazza Affari: STM, obiettivo €33,80).

In calo anche la controllante Finmeccanica (-2,63% a €1,038) che malgrado i tentativi di sganciarsi da STM resta particolarmente sensibile.

Il fronte dei telefonici è andato tutto in profondo rosso. Lo scivolone interessa in primo luogo Telecom Italia (-3,28% a €9,860) che è tornata sotto quota €10. Male anche Olivetti (-1,17% a €1,950), il titolo più scambiato del giorno, e TIM (-1,54% a €5,950). La perdita per il titolo della società di telefonia mobile avviene nonostante MSDW l’abbia giudicata la migliore in Europa e le abbia assegnato un target price di €9,6.

Anche oggi sotto i riflettori troviamo Bipop Carire (+2,73% a €4,74), che insistenti voci di mercato vogliono al centro delle attenzioni di gruppi stranieri (Vedi sezione RUMORS che si trova sul menu in cima alla pagina e Piazza Affari: Bipop rallenta ma non molla).

In rialzo grazie a un buon sprint finale anche Mediolanum (+1,34% a €12,060) dopo che Merrill Lynch ha confermato il giudizio “Buy”, cioè comprare, con target a €17. SULL’ARGOMENTO VEDI ANCHE:
Piazza Affari: Upgrades & downgrades

Mediobanca (+0,16% a €12,850) e il resto della galassia sono tornati a destare interesse dopo che da Bruxelles sono giunti segnali dubbiosi sulla legittimità del decreto anti-Edf varato dal governo Amato. Il titolo Mediobanca è andato in altalena tutta la mattina per fermarsi vicino alle quote della vigilia.

Bene Edison (+3,35% a €10,470) particolarmente tonico sin dall’apertura. Secondo voci di mercato potrebbe partire un’offerta pubblica di acquisto su Edison nel tentativo di sottrarla ai francesi di Edf.

Secondo voci di mercato il gruppo tessile Benetton (-2,43% a €16,86) potrebbe entrare nel capitale Montedison per contrastare i francesi di Edf. A due condizioni: accordo su un progetto industriale, rifiuto di partecipare a schieramenti precostituiti.

Ha perso invece Montedison (-0,76% a €2,760) dopo che in un’intervista al Financial Times il direttore finanziario di Edf, Jacques Chauvin, ha ribadito la natura industriale dell’investimento Edf in Montedison. “Non vogliamo smantellarla”, ha detto.

Brutta giornata per Pirelli (-4,96% a €3,280) sulla generale flessione del settore delle fibre ottiche che si sta registrando a livello mondiale.

“Sul settore fibre e sistemi c’è molta confusione – commenta l’operatore della Sim milanese – e Pirelli viene vendute sulle ipotesi della crisi che sta colpendo il compato dei sistemi, anche se la società italiana non ha interessi in quel settore. Su alcuni settori è ormai panico e si vende tutto senza stare a riflettere troppo”.

Nel settore bancario alcuni titoli oggi hanno sostenuto in parte il listino. E’ il caso di Banca di Roma (+0,72% a €3,620) che malgrado forti oscillazioni ha chiuso in positivo. A spingere il titolo le dichiarazioni del board dell’istituto di credito che si è detto intenzionato a rilanciare il proprio piano industriale.

Sul Nuovo Mercato, crescita prepotente di Tiscali (+2,7% a €11,6) con buoni volumi. Domani il titolo debutta sul Nuovo Mercato francese e i fondi si stanno adeguando (Vedi Piazza Affari: Tiscali, comprano i fondi).

In positivo anche TC Sistema (+5,16% a €28,1). La societa’ prevede di chiudere l’esercizio 2001 (al 31 agosto prossimo) con un fatturato superiore ai 400 miliardi di lire, dei quali oltre 100 miliardi di lire relativi a servizi e soluzioni.

In calo, invece, Aisoftw@are (-2,76% a €12). Oggi la società ha deliberato la scissione del ramo d’azienda Infusion dalle proprie attività industriali, nella prospettiva di quotarla sul Nasdaq Europe e sul Nuovo Mercato.