Piazza Affari ha chiuso in rosso una giornata orfana di Wall Street, chiusa per il Martin Luther King Day. Ad incidere maggiormente sulla prevalenza della lettera è stato il calo dei comparto tecnologico, affossato da Nokia, che ha subito il downgrade da parte di Morgan Stanley e da Infineon a causa dell’incertezza che investirà il settore nei prossimi sei mesi.
Il Mibtel ha chiuso a 22.398 punti (-0,85%), il Mib30 è sceso a 31.421 punti (-1,06%), ha tenuto il Midex, che ha terminato la seduta in ribasso dello 0,32% a 25.808 punti, mentre il Numtel è scivolato a 2.307 punti (-2,12%).
Già a metà seduta i ribassi più consistenti venivano fatti registrare da STMicroelectronics (che ha perso terreno anche a Parigi), che ha trascinato al ribasso la controllante Finmeccanica. Dalle sale operative è anche rimbalzata una voce che vorrebbe Fimeccanica pronta a cedere il 3% del proprio pacchetto di controllo della società franco-italiana di semiconduttori.
I titoli telefonici hanno cercato di reggere l’ondata ribassista. Perdite contenute al punto e mezzo percentuale per TIM e Telecom Italia, ribassi più consistenti per Pirelli e Olivetti. Il titolo peggire della scuderia è stato però Seat Pagine Gialle, nonostante lo spunto di Mediaset, legato ai possibili sviluppi dell’incontro tra Silvio Berlusconi e Rupert Murdoch.
Ha perso terreno invece Mondadori, nonostante Lehman Brothers abbia detto che “il 2001 è stato un anno positivo per la società di Segrate” e che “il 2002 potrebbe rappresentare ancora una sfida per la società di Segrate”.
Tra gli energetici si sono messi in luce Italgas sulle voci di un interesse per la società da parte di Emilio Gnutti, Saipem e Enel mentre Eni ha rallentato la propria corsa pur essendo stata promossa da Banca IMI e UBS Warburg.
Le stesse banche hanno anche avuto un occhio di riguardo per Banca MPS, nell’ambito dell’operazione di fusione con BNL, fissando un target sul prezzo tra €3 e €3,2.
Sul fronte del risparmio gestito si è registrato l’ennesimo tonfo Bipop Carire, aggravatosi dopo il ”Sell” di Eptasim a €1.
Ha tenuto banco anche la questione –Sai, con Premafin (controllante SAI) che avrebbe aumentato la propria quota di azioni SAI in portafoglio proprio in vista dell’operazione di fusione tra la stessa SAI e la società assicurativa fiorentina. Il “terzo icomodo” rimane Fiat in rosso anche oggi a causa del maxi aumento di capitale, che punta chiaramente ad un’alleanza a tre con Toro Assicurazioni (100% controllata Fiat).
Tra i pochi spunti positivi va segnalata la performance di Lottomatica, nell’’ultimo giorno disponibile per il lancio di una eventuale controfferta sul prezzo dell’opa lanciata da Tyche (gruppo De Agostini). Il mercato, nonostante le smentite, ritiene che si possa spuntare qualcosa di più dell’offerta a €6,5 presentata da Tyche.
Sul Nuovo Mercato è scivolata ancora Tiscali, mentre hanno sorriso Freedomland e Chl.