Economia

Piazza Affari chiude in rosso ma sopra minimi grazie a Wall Street

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(Teleborsa) – Piazza Affari termina la seduta in rosso ma ben al di sopra dei minimi, grazie al positivo andamento di Wall Street che ha tratto beneficio dai buoni dati sulle vendite di case pendenti, in attesa dei fondamentali numeri sul mercato del lavoro in arrivo venerdì. In una sessione avara di notizie dal fronte domestico per i festeggiamenti della Repubblica, non sono mancati spunti dall’estero. Questa mattina la notizia delle dimissioni del premier giapponese Fukio Hatoyama ha lasciato un po’ di amaro in bocca penalizzando i listini asiatici, che hanno influenzato negativamente quelli del Vecchio Continente, già messi a dura prova per la delicata situazione dell’Eurozona. Nel pomeriggio ha poi iniziato a fare il giro del mondo il rumor secondo cui la Banca Centrale dell’Iran avrebbe intenzione di vendere 45 mld di euro per acquistare oro e dollari. La notizia ha un po’ frenato la ripresa dell’euro nei confronti del dollaro, con il cross che ora viaggia a 1,2204 usd. Sempre nel pomeriggio è poi giunta una news riportata da un’autorevole agenzia di stampa russa secondo cui la Banca Centrale di quest’ultima avrebbe espresso fiducia nei confronti della moneta unica, affermando che continuerà a detenere riserve valutarie in euro per il futuro. E’ dell’ultima ora la notizia che la Commissione europea, riunita in conferenza stampa sulla governance, ha affermato tra i vari punti la necessità di regolamentare l’operato delle agenzie di rating. In recupero il prezzo del petrolio che ora si avvicina ai 73 dollari al barile. Il Ftse All Share termina con una limatura dello 0,45% a 19.817 punti, il Ftse Mib dello 0,50% a 19.183, il Ftse Mid Cap dello 0,22% a 22.829, il Ftse Star dello 0,14% a 10.355. Scambi sotto la media per effetto della festività nazionale. Si confermano offerti i petroliferi, in particolare Saipem che strappa la maglia nera del settore a Tenaris. In tensione anche Eni. Oggi l’ad Scaroni ha incontrato il presidente del Turkmenistan per discutere di cooperazione e di come estendere con nuove iniziative un rapporto gia cosi proficuo. Resta resta dimessa l’Enel nonostante il Presidente, Piero Gnudi, abbia confermato la tempistica e le modalità dell’IPO di Enel Green Power e ribadito l’interesse per la Cina. In rosso ma ben al di sopra dei minimi Fiat, che oggi ha risentito dei pessimi dati sulle immatricolazione, emersi dai dati del Ministero dei Trasporti. Il gruppo ha sottoperformato il mercato italiano nel mese di maggio, evidenziando un calo delle immatricolazioni del 25% e vedendo la sua quota di mercato crollare sotto il 30% per la prima volta dal 2005. Inutili le indicazioni arrivate dal Presidente, John Elkann, che ha ribadito l’interesse del gruppo ad espandersi in Cina. Non hanno aiutato i disastrosi dati sulle immatricolazioni in Germania, che hanno penalizzato i principali titoli del settore auto europeo. Anche oggi denaro in fuga dalle banche. In una rapporto sulla situazione italiana del Fondo Monetario Internazionale è emerso il monito agli istituti italiani a prendere precauzioni per fronteggiare la debole crescita futura. Dal lato dei guadagni in pole position Campari anche per la natura difensiva del settore beverage, che fa bene anche in Europa. Ottima STM grazia alla Bank of America-Merrill Lynch, che ne ha migliorato le stime sull’eps del 2010-2011. In gran corsa Luxottica dopo che il numero uno della società, Andrea Guerra, ha anticipato il raddoppio dei punti vendita in Cina nel prossimo triennio. Sull’ampio pioggia di acquisti su Kerself che festeggia la nomina del nuovo direttore generale e dei nuovi advisor finanziari Mediobanca e Borghesi& Colombo.