Finale di settimana negativo per Milano colpita dalla forte correzione sui titoli telefonici. A fare da contraltare il rialzo del settore energetico che ha riportato Eni (+3,44% a 6,68 euro) ai massimi dell’anno grazie al rincaro del greggio.
Piazza Affari ha provato ad aggrapparsi al rialzo del Nasdaq, ma l’incertezza dell’indice tecnologico americano non le ha permesso di recuperare la parita’ e il Mibtel si e’ fermato a -0,51% a 32.241 punti e il Mib 30 a -0,49%.
Oltre per Eni, il denaro nel comparto energia e’ arrivato anche per Italgas che chiude a +3,25%, per Enel a +2,11% e per Edison a +1,02%.
Tra le Blue Chip, ottimo rialzo anche per Finmeccanica che prende il 2,24% sulla scia anche del rialzo del 2,25% della controllata Stmicroelectronics.
Tra i bancari, crescono Mediobanca a +1,61% e Bipop Carire a +1,11%. Venduto Banca Intesa che cede oltre il 2%.
Offerti i telefonici della scuderia Colaninno: Telecom -3,17%, Tim -2,67%, Olivetti -2,65% e Tecnost -2,23%.
Al nuovo Mercato il titolo piu’ scambiato e’ stato Tiscali, con oltre 500 mila pezzi passati di mano. Il titolo di Renato Soru oggi ha chiuso in ribasso perdendo lo 0,77% a 46,4 euro.
Acquistati invece Tco (+7,42%) e Acotel (+6,84%). Entrambi i titoli sono stati sospesi durante la seduta per eccesso di rialzo.