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PIAZZA AFFARI CHIUDE IN RIALZO GRAZIE AI BANCARI

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Piazza Affari ha chiuso in leggero rialzo una seduta tutta a trazione anteriore come conferma il passaggio a metà seduta e l’avvio.

Nel pomeriggio l’avvio dei mercati Usa ha spinto Milano sui massimi intraday, ma i dati macroeconomici come i prezzi alla produzione e le vendite al dettaglio hanno ridotto gli entusiasmi. Sull’andamento ha influito anche il dato preliminare sulla fiducia consumatori di Michigan, che nonostante abbia deluso le aspettative, e’ ancora ad uno dei livelli piu’ alti degli ultimi mesi.

“Sul mercato italiano continua a verificarsi lo spostamento da telefonici e tecnologici sui bancari e sul risparmio gestito – ha commentato Daniele Tolusso, trader di Uniprof Gruppo Corner Banca – con il comparto media che si è comportato discretamente”.

“Il mercato è ormai arrivato sul livello di inizio anno, – aggiunge l’operatore – grazie in particolare al rally che da febbraio hanno messo a segno proprio i bancari. Stupisce il recupero dei media che tutti vedevano come l’ultimo settore sulla via del rialzo”.

“Da un po’ si assiste anche al denaro sulle banche popolari – conclude l’esperto – in attesa di un cambiamento statutario che secondo me sarà difficile avere per la linea impostata da BankItalia e per i privilegi cui non vorranno rinunciare le popolari”.

Il Mibtel ha chiuso a
23.468 (+0,42%)
Il Mib30 ha chiuso a
32.251 (+0,42%)
Il Midex ha chiuso a
29.523 (+0,79%)
Il Numtel ha chiuso a
2.161 (-0,55%).

In dettaglio, anche oggi, come ieri, i bancari hanno sostenuto il listino, e Bipop Carire si è distinta sul Mib30, seguita dalla promessa sposa Banca di Roma e dagli altri titoli degli istituti di credito.

In positivo Mediobanca, di cui il consiglio di amministrazione ha approvato il piano industriale.

Ma su di tutti ha brillato Intesa BCI e Monte dei Paschi rimaste un po’ indietro nei giorni scorsi.

Sul Midex hanno brillato le popolari in attesa di eventuali riforme che possano rendere piu’ contendibili gli istituti. Meglio delle alre la popolare di Novara che oggi ha ricevuto un giudizio positivo da parte di una banca d’affari. Per tutto i rating vedi articolo.

I telefonici italiani si sono mossi peggio rispetto al settore europeo che ha segnato una seduta piatta. I titoli di Tronchetti Provera hanno chiuso tutti negativi, eccezion fatta per Tim di cui oggi si è svolta l’assemblea degli azionsti che ha approvato il bilancio.

L’amministratore delegato di Tim, Marco De Benedetti, ha dichiarato che nel primo trimestre dell’anno 2002 l’incremento di traffico è stato pari a quello dello stesso periodo 2001. Confida nel raggiungimento del target per l’intero 2002.

Quanto al titolo in borsa, De Benedetti ha detto che “ha perfomato meno peggio degli altri grandi operatori europei del settore”.

Nel 2001 Tim ha registrato un utile netto consolidato di competenza di €950 milioni dai precedenti €1,619 miliardi. La capogruppo ha chiuso l’esercizio con un utile di €1,907 miliardi, in crescita del 2,4% sul 2000.

Ai soci va un dividendo di €0,2342 per ogni azione ordinaria e €0,2462 euro per ogni azione risparmio, in pagamento dal 25 aprile prossimo.

Sempre sul fronte tlc, Olivetti Finance NV ha lanciato un prestito obbligazionario in due tranche per complessivi €1,5 miliardi di euro.

Il comparto dei media in Europa è cresciuto molto bene, mentre in Italia i rialzi sono stati frazionali.

Un’eccezione riguarda Hdp, cresciuta sulla scia dell’operazione con Poligrafici Editoriali e in vista di un possibile rimpasto all’interno dell’azionariato: alcuni piccoli azionisti avrebbero espresso il desidero di lasciare la holding.

Malgrado un debole avvio, Fiat ha chiuso piatta dopo le dichiarazioni dell’amministratore delegato Paolo Cantarella, che ha ventilato la possibilità di una revisione delle stime di crescita del gruppo per il 2002.

Nel comparto energetico, due direzioni diverse: Eni è cedente e segue una strada tutta sua, con l’occhio rivolto all’andamento del petrolio, dopo i fatti del Venezuela. In calo anche Snam Rete Gas. Snam Rete Gas entrerà nell’indice di Morgan Stanley Msci Italia in occasione della revisione trimestrale in vigore dal prossimo 31 maggio.

Al contrario, in denaro Italgas e Saipem.

Stmicroelectronics è partita debole e malgrado le forti oscillazioni ha chiuso in calo malgrado l’annuncio dell’accordo con altri big del settore. Sul titolo italofrancese ha pesato l’anadamento delle borse di New York.

Sul Midex Tod’s ha perso parte del terreno guadagnato nei giorni scorsi.

Sul Numtel in ribasso Tiscali ancora al di sotto dei €9.

(Articolo in fase di scrittura)

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