Chiusura di seduta in deciso rialzo per la piazza milanese che, malgrado i volumi ridotti per la giornata quasi festiva, ha visto un’attività serrata sui titoli della galassia Mediobanca, ma anche su Mediaset. Il denaro ha però investito anche altri settori tra cui quello telefonico e quello del risparmio gestito anche sulla scia della buona partenza dei mercati statunitensi.
“E’ stato un mercato buono contro le posizioni forzatamente ribassiste di coloro che continuano a pronosticare nuovi cali per i mercati mondiali – commenta a WallStreetItalia Daniele Tolusso, operatore equity sales della Uniprof – Lo spartiacque è stato il dato di venerdì scorso sul podotto interno lordo americano che è stato dirompente per i mercati che iniziano ad apprezzare i tagli dei tassi”.
Il Mibtel si è fermato con un guadagno dello 1,26% a 28.638 punti, il MIb30 ha preso l’1,33% a 40.937 punti, e il Midex lo 1,41% a 32.175 punti. Il Numtel è l’indice migliore a +2,12% a 3.807.
La seduta odierna è stata dominata dal rimbalzo di Mediobanca. Il titolo di Piazzetta Cuccia è salito infatti dell’8,03% a €12,43, proseguendo la crescita di venerdi’ scorso e con volumi di quasi 10 milioni di titoli. Dietro al rialzo si celano i dissapori tra gli azionisti di riferimento venuti a galla anche nell’ultima decisione sul presidente di Generali, che ha visto Banca d’Italia, secondo azionista, astenersi sul nome di Gianfranco Gutty.
“Mi pare che ormai si sia scatenata la guerra in seno all’istituto – aggiunge Tolusso – uno scontro con l’avvallo di Banca d’Italia che apre la porta a tante ipotesi. Quella della scalata è da quand’ero piccolo che la sento, ma certo che in questa situazione la cosa ha già una valenza diversa”. (Vedi anche Piazza Affari: L’appeal di Mediobanca e anche Piazza affari: Ai blocchi l’1,5% del capitale Montedison)
Ottimo spunto anche per Mediaset con un guadagno del 6,35% a €13,14 che trascina con se’ tutti i titoli del settore editoriale. Le azione del Biscione salgono in relazione alle dichiarazioni di Berlusconi che ha dichiarato di voler sanare il conflitto di interessi, ma non ha ancora precisato come.
“Ho notato un gran movimento sul titolo – aggiunge l’operatore della Uniprof – con volumi mostruosi per la seduta di oggi dal clima festivo. Non vorrei che Berlusconi si giocasse il jolly prima delle elezioni ed annunciasse qualche cosa sulla questione del suo patrimonio personale e il conflitto d’interessi”. (Vedi anche Piazza Affari: Mediaset guida gli editoriali e anche Piazza Affari: Cosa aspettarsi oggi)
Altro settore che ha catalizzato l’attenzione degli investitori è stato quello del risparmio gestito con Bipop Carire (+4,62% a €5,71), Mediolanum (+3,54% a €14,51) e Banca Fideuram (+4,35% a €13,65) in forte crescita. A fare da traino i buoni dati sul Prodotto interno lordo USA della scorsa settimana, i dati trimestrali di Fideuram e la crescita dell’Internet Banking nel 2000. (Vedi anche Piazza Affari: Corre il risparmio gestito)
Tra i bancari si sono distinti anche Bnl (-0,61% a €3,59) e San Paolo Imi (+1,97% a €15,75). Il primo per il ribasso segnato e che probabilmente paga ancora i risultati presentati la scorsa settimana. Il secondo per il buon guadagno dopo i risultati trimestrali presentati oggi. (Vedi anche Utili: San paolo Imi, +1,48% nel primo trimestre 2001 e anche Banche: Mps vuole quotare Banca 121)
Seduta piatta per Aem (-0,43% a €2,775) dopo la presentazione dei dati di bilancio trimestrali che segnano una crescita sia in termini di utili che di fatturato. (Vedi anche Utili: Aem, +27,7% a 153 miliardi di lire nel primo trimestre)
Dopo una timida partenza, hanno iniziato a correre anche i telefonici che hanno chiuso sui massimi sulla scia del Nasdaq. Il migliore della galassia Colaninno è stato Olivetti a +4,43% a €2,525. (Vedi anche Piazza Affari: Olivetti tira la carretta alle tlc)
Alla stregua dei telefonici i titoli tecnologici tra cui si trova in forte rialzo STMicroelectronics (+3,86% a €45,2) salito in linea con il comparto dei microprocessori. (Vedi anche Piazza affari: STM rompe resistenza a €45)
Pochi titoli in calo tra cui si distinguono gli energetici come ENI (-0,23% a €7,72) ed Enel (-1,55% a €3,68) che, dicono gli operatori, vanno solitamente in controtendenza rispetto al mercato. (Vedi anche Piazza Affari: cosa aspettarsi oggi)
Denaro su tutto il Nuovo Mercato tra cui spicca Tiscali in rialzo del 3,72% a €15,71.