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Piazza Affari chiude flat, svetta Tim (+5,75%)

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Seduta incerta per le borse europee, mentre Wall Street viaggia poco mossa. Piazza Affari termina poco distante dalla parità, con il Ftse Mib pressoché invariato (-0,01%) a 30.361 punti.

Acquisti in particolare su Telecom Italia (+5,75%), dopo la notizia che il fondo per le infrastrutture F2i sarebbe pronto a costituire un veicolo con KKR per investire circa 1 miliardo di euro nella rete fissa di Tim. In rialzo anche Iveco (+1,4%) e Inwit (+1,3%) mentre perdono terreno A2a (-1,5%), Banco Bpm (-1,45%) e Bper (-1,2%).

Wall Street prosegue cauta, dopo i dati macro che hanno mostrato un miglioramento della fiducia dei consumatori a dicembre e un recupero nelle vendite di case di proprietà, mentre il colosso delle spedizioni FedEx crolla in borsa dopo aver registrato profitti sotto le attese. Ora gli operatori attendono i numeri di domani sul Pil statunitense e quelli di venerdì sul core Pce, la misura dell’inflazione preferita dalla Fed.

In giornata sono stati diffusi anche i dati sull’inflazione del Regno Unito, in forte rallentamento a novembre (3,9% il Cpi headline, 5,1% l’indice core).

Questi ultimi hanno alimentato un nuovo calo dei rendimenti sull’obbligazionario, con il Treasury decennale americano al 3,91%. Il rendimento del Bund è sceso sotto il 2% per la prima volta in nove mesi, mentre quello del Btp si attesta al 3,6%, con uno spread leggermente in rialzo a 162 punti base.

Sul Forex l’euro/dollaro rimane a 1,097 e il dollaro/yen è stabile a 143,7 mentre la sterlina cala a 1,267 dollari in scia all’inflazione.

Tra le materie prime, le quotazioni del petrolio continuano a guadagnare terreno, con il Brent oltre 80 dollari al barile, supportate dai problemi nel Mar Rosso, malgrado l’aumento delle scorte settimanali statunitensi.