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PIAZZA AFFARI CHIUDE CON LA VOGLIA DI CRESCERE

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Piazza Affari ha chiuso con tutti gli indici in rialzo una seduta positiva ma piuttosto incolore, con pochi scambi e solo qualche spunto.

Il mercato si è insomma limitato a consolidare il buon passo preso al mattino, sulla scia della chiusura positiva del Nasdaq, e a non soffrire troppo per l’apertura incerta di Wall Street.

“Si è trattato di un rimbalzo tecnico – ha detto a Wall Street Italia Andrea Scarsi di Rasfin Sim, – per essere certi di trovarci di fronte a segnali chiari di inversione di tendenza dovremo aspettare la fine di agosto”.

E’ d’accordo anche un trader di Gestnord Intermediazione Sim che chiede di non essere citato: “ritengo che in generale il mercato non debba andare al di sotto di questi livelli; per ora dunque si limita a galleggiare in attesa di dati positivi sul fronte macro-economico”.

In America per esempio, osserva l’operatore, le attese sono per una ripresa nel primo trimestre del 2002: “visto che il mercato anticipa sempre gli avvenimenti, direi che siamo alla soglia di una possibile inversione di tendenza, tanto più che la stagione delle trimestrali sta volgendo al termine”.

Il Mibtel ha chiuso a +1,04%, il Mib30 a +1,24%, il Midex a +0,45%, il Numtel a +1,16%.

I pochi spunti che hanno animato le contrattazioni hanno riguardato Pirelli, Olivetti, i bancari e, fuori dal Mib30, STMicroelectronics.

Pirelli ha sofferto, “in modo inspiegabilmente esagerato”, secondo alcuni operatori interpellati da Wall Street Italia, per i risultati diffusi ieri sera a mercati chiusi.

“Non è andata poi così male – ha sottolineato il trader di una Sim piemontese – è stato quasi come se il mercato avesse recepito come un profit warning l’annuncio del rallentamento nel terzo trimestre dell’anno, senza considerare due fattori importanti: che dopo il rallentamento seguirà una nuova ripresa per la fine dell’anno, e che il gruppo ha un’enorme liquidità alle spalle” (Vedi Piazza Affari: Pirelli in caduta libera e Utili: Pirelli vede rallentamento 2° semestre).

Un altro titolo sotto i riflettori è stato Olivetti, al centro di voci sempre più insistenti che scommettono su un riassetto in atto all’interno della holding.

Secondo Daniele Tolusso, operatore equity sales di Uniprof, nel capitale di Olivetti entrerà presto un nuovo socio. Tolusso, in controtendenza rispetto al sentiment generale, si è detto convinto che nella cabina di regia sia ancora saldamente seduto l’attuale numero uno del gruppo, Roberto Colaninno.

L’operatore ha messo anche l’accento, parlando con Wall Street Italia, sulla decisione “di mettere Riccardo Ruggiero, figlio di Renato, neoministro degli Esteri del governo di Silvio Berlusconi, a capo della sezione francese di Telecom Italia”: una mossa, a suo dire, “molto politica”.

Il recupero del Nasdaq alla vigilia e dei titoli tecnologici europei nella giornata odierna hanno permesso a STMicroelectronics di chiudere con un forte rialzo, e di non risentire dei dati negativi presentati giovedì da JDS Uniphase (JDSU – Nasdaq). Secondo l’operatore di una Sim italiana il titolo ha retto bene intorno a quota €32-€33, ed è pronto a ripartire se il Nasdaq farà lo stesso.

La crescita di STMicroelectronics ha coinvolto anche la controllante Finmeccanica (Vedi Piazza Affari: brillano STM e Finmeccanica).

Fatta eccezione per Bipop Carire, che ha perso pesantemente terreno, il comparto bancario oggi è stato sotto i riflettori per tutto il giorno.

Il comparto ha beneficiato di uno switch, di un cambio di direzione degli investimenti italiani e stranieri, che hanno lasciato le banche spagnole, troppo esposte in America Latina, e sono stati dirottati in Italia. Particolarmente attivi i fondi USA, secondo un operatore di Dresdner Sim.

Riflettori accesi per i titoli editoriali: su Mediaset in particolare è stato registrato un grosso interesse del mercato. “Ci sono stati acquisti forti nella giornata – ha detto l’operatore di Gestnord – anche in un’ottica di futuri rimbalzi”. Bene anche gli altri editoriali.
(Vedi Piazza Affari: editoriali, da comprare sui cali e L’Espresso non regge alla prova dei conti).

Sul Nuovo Mercato Tiscali ha oscillato al di sopra e al di sotto dei €7. Dario Fumagalli, analista di Deutsche Bank, è convinto che il titolo dopo la rottura prima di quota €8 e poi di quota €7 stia consolidando le operazioni estere fin qui realizzate.

Si sono messi in luce, sulla scia dei risultati o delle anticipazioni di bilancio, titoli come Reply, Txt eSolutions, Cto, Engineering.

In particolare su questo titolo Fumagalli è positivo: “ha una capitalizzazione importante, può essere un titolo interessante, ma ha ancora poca visibilità”.