Piazza Affari ha chiuso con gli indici Mibtel e Mib30 in ribasso, e con il Midex e il Numtel al rialzo. La giornata è praticamente finita a somma zero ed è stata caratterizzata da scarsissimi volumi e dall’attesa per le decisioni della Federal Reserve sui tassi di interesse USA, previste per mercoledì prossimo.
Il Mibtel ha perso lo 0,34%, il Mib30 lo 0,45%. Il Midex ha guadagnato lo 0,20%; il Numtel l’1,22%.
“C’è stata solo una rotazione sui portafogli da parte dei fondi e degli hedge fund, tanto per bilanciare i pesi”, afferma l’operatore di una Sim milanese. La rotazione avviene quando gli investitori lasciano un titolo o un settore a favore di altri titoli o altri settori.
In sofferenza i telefonici, dopo l’emissione obbligazionaria da parte di Telecom Italia e in vista dei bilanci del 2000 e delle previsioni per il 2001 da parte di Alcatel e Nokia, in scaletta rispettivamente per domani e dopodomani.
Ecco una carrellata sui titoli che hanno maggiormente animato gli scambi odierni.
Tim. Il titolo ha chiuso in perdita del 4,53% a €8,38. Il mercato si è lasciato sedurre dall’emissione di un bond di Telecom Italia da €2 miliardi, che promette in cambio azioni Tim o Seat. (Vedi Piazza Affari: Tim scende, arbitraggisti in azione) Gli investitori hanno preferito vendere il titolo per comprare il bond.
Seat. Il titolo ha chiuso in perdita del 1,98% a €2,12. A pesare, oltre l’abbandono degli azionisti che preferiscono sottoscrivere il bond Telecom Italia, c’è l’incertezza per la decisione del Tribunale Regionale Amministrativo del Lazio che mercoledì si pronuncerà sul ricorso presentato dalla società contro il no dell’Authority per le telecomunicazioni sull’acquisizione di Tmc.
Bipop. Il titolo ha chiuso in perdita dell’1,11% a €7,10, in controtendenza rispetto al settore del risparmio gestito. (Vedi Piazza Affari: Bipop soffre in attesa del bilancio)
Fideuram. Il titolo del risparmio gestito ha chiuso in rialzo del 3,11% a €15,87.
Eni. Il titolo è salito dell’1,14% a €6,90, in compensazione del calo dei telefonici.
STMicroelectronics. Il titolo ha chiuso in ribasso dello 0,19% a €48,25 dopo almeno mezza giornata al rialzo. Il titolo della società italo-francese che produce semiconduttori non solo è molto sensibile all’andamento del Nasdaq, ma anche a quello dei suoi principali clienti. In questo senso l’ansia dell’attesa si è fatta sentire oggi, in vista dei risultati 2000 e delle stime 2001 di Nokia, in scaletta per dopodomani. (Vedi Piazza Affari: STMicroelectronics sale dell’1,68%)
Autostrade. Il titolo ha chiuso in rialzo dello 0,32% a €7,25. Il sostegno è venuto dall’accordo tra Italia e Francia per la riapertura del traforo del Monte Bianco a settembre. La società del traforo è controllata al 51% da Autostrade.
Snai. Il titolo ha chiuso in rialzo del 3,21% a €14,23 sulla scia delle vittorie ippiche. (Vedi Piazza Affari: Snai al galoppo grazie a Varenne)
Ericsson. Il titolo ha chiuso in rialzo dell’1,29% a €47 cercando di far dimenticare il ribasso della fine della scorsa settimana. (Vedi Piazza Affari: Ericsson, riscatto dopo la caduta)
Digital Bros. Il titolo ha chiuso in rialzo del 4,32% a €17,15 ed è stato per quasi tutta la giornata uno dei migliori del listino. (Vedi Piazza Affari: Digital Bros sale al Nuovo Mercato)