(Teleborsa) – Finale negativo per Piazza Affari che si conferma la peggiore borsa del Vecchio Continente. Il nostro mercato, infatti, ha mostrato oggi un andamento più debole rispetto al resto d’Europa, condizionato anche dalla performance negativa del settore bancario, il cui peso è rilevante. Sui listini azionari, in generale colpiti da prese di profitto dopo i rialzi della scorsa settimana, sono tornati i timori di un effetto contagio del debito sovrano su altri paesi della Zona Euro. Tra gli indici milanesi, il Ftse All Share cede lo 0,84% a 20.644,77 punti mentre il Ftse Mib perde lo 0,95% a 19.930,29 punti. Market mnover di oggi, la riunione odierna dell’Eurogruppo, cui seguirà quella dell’Ecofin domani, per formalizzare il piano di aiuti all’Irlanda e discutere delle possibili mosse per contenere la crisi del debito ed evitare un effetto domino che sarebbe fatale per la sopravvivenza dell’euro. Intanto sul mercato dei cambi, la moneta unica è debole contro il dollaro pur risalendo dai minimi intraday. Tra le commodities, in calo anche il petrolio con le quotazioni a 89,2 dollari al barile. Prevale la lettera nel principale paniere, ad eccezione di Stm in buon rialzo che prosegue il rally della seduta precedente grazie ad un giudizio positivo da parte di un broker. Tra i pochi segni positivi anche Pirelli, e nelle costruzioni salgono Ansaldo e Impregilo. Banche sotto pressione guidate al ribasso da Intesa Sanpaolo, Popolare Milano e Mps. Tiene Ubi Banca, sostenuta da un upgrade. Tra le altre principali blue chips, soffre Finmeccanica con l’agenzia Standard&Poor’s che ha confermato il rating di lungo termine a BBB tagliando invece quello a breve ad A-3. Rivisto l’outlook a negativo da stabile. Misti i petroliferi con Eni che recupera il segno positivo mentre resta indietro la controllata Saipem. Denaro su Tenaris . Sul completo, si è messa in luce SS Lazio grazie all’ottima prestazione in Campionato.