Partenza di settimana fiacca per la Borsa italiana che non è riuscita a confermare quanto di buono fatto in apertura. Il clima è apparso subito debole con gli investitori preoccupati per il continuo indebolirsi del dollaro che ha raggiunto nuovi minimi verso la moneta europea. Così anche i future sugli indici Usa sono in ribasso, in una giornata priva di dati macro o utili societari di rilievo per il mercato.
A Milano sul listino principale sono pochi i titoli che non cedono alle vendite. Tra questi spunta la tenuta di Stmicro che così come il comparto tecnologico in Europa sta cercando di sfruttare l’onda lunga che arriva dall’ottima chiusura del Nasdaq dello scorso venerdì.
Anche il settore telefonico in un primo momento aveva segnato solo acquisti grazie all’accoglienza favorevole dei dati dell’olandese KPN. Nella mattina però il denaro è venuto meno portando tutta la scuderia di Tronchetti Provera in rosso. Resistono solo Pirelli e Seat. Sul fronte Telecom Italia tornano a farsi sentire gli azionisti minori dei titoli ordinari.
Mal il settore del credito e in particolare il risparmio gestito più sensibile ai cambiamenti di umore del mercato. Sul fronte bancario c’è da registrare il downgrade di Deutsche Bank sul comparto e in particolare su Bnl, San Paol Imi e Unicredito.
Vendite anche sui titoli editoriali come Mediaset, mentre sul Midex brilla Mondadori dopo la trimestrale.
Sul Nuovo Mercato c’è da registrare il calo di Tiscali ora in area €4,2.
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