Fiat (-0,60% a €17,20) nel 2002 sarà una società ”aggressiva a tutto campo”. Parola dell’amministratore delegato, Paolo Cantarella, che qualche giorno dopo il maxi aumento di capitale da un miliardo di euro delinea al Sole24Ore le strategie del gruppo automobilistico.
“Stiamo razionalizzando le nostre attività – ha detto ancora Cantarella – in modo da far diventare Fiat “meno vulnerabile rispetto alle alterne vicende di mercato”.
Cantarella si è anche espresso favorevolmente in merito alla possibile fusione a tre tra Toro (100% Fiat), Fondiaria (+1,39%) e SAI (-0,01%), precisando che, per adesso, la trattativa “è limitata a Toro-Fondiaria” e che l’eventuale ragguppamento a tre con SAI “sarebbe molto significativo dal punto di vista industriale”.
Cantarella ha anche parlato di Fiat nel campo delle tlc: “Ci siamo fatti promotori di un tavolo di conversazione fra Edisontel, Atlanet e Albacom (partecipata Mediaset, BT, Italgas e BNL) “per creare una società di telefonia fissa che potrebbe creare valore e dare soddisfazioni agli azionisti”.
Sul settore auto, Cantarella ha detto che “le crisi che hanno colpito mercati come l’Argentina, l’India e la Polonia hanno severamente influenzato il mercato delle auto”, ma nonostante tutto – ha ribadito Cantarella – “Fiat non ha intenzione di uscire dal comparto (cedendo le attività automotive al partner General Motors).