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PIAZZA AFFARI: BIPOP INVERTE LA ROTTA

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Il titolo bresciano Bipop Carire, dopo una partenza in denaro, è stato colpito dalle vendite con volumi decisamente più alti della media del periodo. Al momento il titolo viaggia in rosso dell’1,05% a €3,38 con un picco minimo a €3,31 e oltre 10 milioni di titoli scambiati.

Il mercato sta facendo scontare all’istituto lombardo i risultati presentati ieri e il cambio al vertice, ma anche l’assenza di novità sull’assetto societario.

Il gruppo ha, infatti, chiuso i primi sei mesi dell’anno con un utile netto consolidato di €85 milioni dimezzato rispetto all’analogo periodo del 2000 chiuso con un utile di €186 milioni.

La raccolta netta complessiva del semestre e’ stata di €2,1 miliardi e il secondo trimestre si e’ attestato a €1,6 miliardi, con una crescita del 220% rispetto al primo trimestre 2001. Il totale degli assets under control (risparmio gestito, amministrato e depositi della clientela) si e’ attestato a €56 miliardi nel primo semestre, segnando un aumento del 16% rispetto allo stesso periodo del 2000. Il totale attivo del gruppo e’ pari a €27,6 miliardi (+67%), mentre le commissioni nette sono scese del 28% nel semestre a €327 milioni.

La società, dopo un consiglio d’amministrazione, definito da più parti burrascoso, ha deciso anche di modificare il vertice della società. Bruno Sonzogni lascia infatti la carica di amministratore delegato del gruppo e viene sostituito da Maurizio Cozzolini, l’attuale direttore generale dell’istituto.

Sonzogni rimane consigliere di Bipop-Carire e assumerà l’incarico di presidente di Banca Fineco.

Il titolo ha iniziato la sua discesa nella seduta di ieri dopo la smentita dell’Hopa di Emilio Gnutti ad acquistare l’istituto di credito.