Il comparto bancario è in pieno ripiegamento a Piazza Affari, nonostante fossero partiti bene all’avvio della seduta. Vanno male anche i titoli dell’asset management e Mediobanca, che pure è la migliore di tutto il comparto con una perdita di circa un punto percentuale.
Le peggiori prestazioni del settore sono appannaggio di IntesaBci (-4,41% a €2,47) e di Unicredito (-4,53% a €3,75).
I due titoli sono legati in questo momento a un filo doppio. Al mercato infatti non piacciono le ipotesi di fusione tra i due istituti di credito.
Quanto a Unicredito, in particolare, dal punto di vista tecnico Banca Sella ritiene che al di sopra di €4,20 si potrebbe avere un’estensione del rialzo a €4,35 e quindi €4,65.
Un ritorno sotto €3,67 determinerebbe un forte indebolimento del rimbalzo in atto, che avrebbe termine sotto €3,27, proponendo un nuovo test di €3,20 e quindi di €2,94-€3,03 (Vedi anche: https://www.wallstreetitalia.com/login/default.cfm?destinazione=ricerche).
Secondo un gestore di Banque Cortal (gruppo BNP Paribas) Unicredito ha un supporto a €3,70 e una resistenza a €4,1.