Economia

Piazza Affari azzera i guadagni nel pomeriggio

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(Teleborsa) – Si sgonfia la borsa milanese nella parte conclusiva della seduta, nonostante il buon andamento di Wall Street e degli altri mercati del vecchio continente. La giornata era partita sotto i migliori auspici, con la notizia di una rivalutazione dello yuan da parte della Cina che aveva messo le ali ai mercati finanziari. La banca popolare cinese con questa mossa ha voluto anticipare le discussioni sul tema previste durante il G20 di Toronto che si terrà nel fine settimana prossimo. Secondo alcuni trader è improbabile che l’apprezzamento della divisa cinese avvenga in tempi brevi. L’euro si porta a 1,2382 usd mentre il prezzo del petrolio sale a 78,41 dollari. Nuovi massimi storici per l’oro a 1.265 dollari l’oncia, sulla possibilità che s’intensifichi l’inflazione. Nel frattempo salgono i rendimenti dell’obbligazionario, facendo pensare a qualche futura mossa sul fronte monetario da parte delle banche centrali. I principali indici milanesi oggi risentono dello stacco della cedola di alcune società ad elevata capitalizzazione come Enel, Tenaris, Terna e A2A, che pesa sull’indice principale di circa mezza frazione di punto. Il FTSE IT All-Share archivia gli scambi con un timido rialzo dello 0,23% a 21344,08 punti e il FTSE MIB con un progresso dello 0,28% a 20810,44 punti. Il future sul fib, scadenza settembre, chiude a quota 20.825. Su di giri i titoli del lusso, galvanizzati dalla possibilità che con la rivalutazione dello yuan possa aumentare le richieste di beni da parte dei clienti asiatici. Bulgari conquista la vetta del paniere Ftse Mib con un incremento superiore al 3%. Bene anche Aicon e Safilo. In controtendenza Aeffe e Damiani con pesanti perdite. In gran spolvero i media, lasciati un po’ da parte negli ultimi tempi. Mediaset balza del 2,78% dopo la promozione a “buy” di Citigroup, che ha anche migliorato il giudizio a “hold” da “sell” su L’Espresso che a sua volta guadagna oltre il 6%. Su di giri Il Sole 24 Ore, Dada, DMT e Rcs. Caldi gli oil, con Tenaris in prima fila tallonata da Saipem. Nel cemento solida Italcementi. Sfreccia la Fiat mentre cresce l’attesa per il referendum previsto per domani per conoscere l’opinione di lavoratori di Pomigliano d’Arco sul piano di ristrutturazione dello stabilimento già sottoscritto da tutte le sigle sindacali, eccezion fatta per la Fiom. A macchia di leopardo le banche, con Unipol, il Bco Popolare e la Pop Milano in calo di oltre l’1%. Sotto pressione A2A, in coda la paniere principale con un decremento del 2,17%. Euforica Zucchi: secondo indiscrezioni stampa il portiere della Nazionale italiana di Calcio Gianluigi Buffon, che detiene nella società tessile attualmente in difficoltà circa il 15%, avrebbe detto per bocca dell’avvocato che ne cura gli interessi di credere moltissimo in Zucchi e “nel piano di rilancio presentato dall’ingegnere Matteo (Zucchi), con il quale si sta creando una grande sintonia”. Guadagni a due cifre per Fiera Milano.