Economia

Piazza Affari avvia sotto la linea di parità

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(Teleborsa) – Avvio sotto la linea di parità per per Piazza Affari, che apre la giornata in maniera dimessa dopo la buona seduta di ieri, quando è stata sostenuta dai guadagni della borsa di Wall Street. Il listino italiano fa peggio delle principali borse europee che hanno avviato la giornata all’insegna della cautela. A zavorrare il listino italiano il rosso di Unicredit che si posiziona in fondo la principale listino. I riflettori oggi sono tutti puntati su Piazza Cordusio e sul CdA straordinario di Unicredit, previsto alle ore 18.00, da cui ci si attendono le sorti dell’amministartore delegato Alessandro Profumo, dopo la scalata dei libici alla banca milanese. Sul mercato valutario, l’euro rimane sui livelli della vigilia nei confronti del dollaro. Il cable eur/usd viaggia stamane a 1,3072 usd, dopo la chiusura di ieri a 1,3061. Il dollaro mostra la sua debolezza in attesa dell’esito della riunione di politica monetaria della Federal Reserve, che si pronuncerà, stassera tassi di interesse. Gli economisti prevedono ancora una volta un nulla di fatto, ma l’attenzione è rivolta alle dichiarazoni che seguiranno l’annuncio per capire quali saranno le prossime mosse di politica monetaria dell’istituto centrale americano. Scarsi gli spunti macroeconomici, in Europa non è previsto alcun dato, mentre negli Stai Uniti sarà reso noto il solo dato sull’avvio di nuovi cantieri e permessi edilizi del mese di agosto. Tra gli indici milanesi, il Ftse All Share avvia con un decremento dello 0,13% a 21.285,01 punti mentre il Ftse Mib apre la giornata con un ribasso dello 0,18 % a 20.715,41 punti. Nel principale paniere Unicredit rimane in coda. Sarà una giornata lunga per l’istituto milanese potagonista oggi insieme al suo amministratore delegato su tutte le pagine dei quotidiani nazionali ed internazionali. A due colori le altre banche con il Banco Popolare in rosso, lima Ubi Banca, dalla parte degli acquisti, invece si posiziona Intesa San Paolo, MPS , mentre la migliore è Mediobanca, in attesa della pubblicazione dei risultati. Frarzionali i ribassi per Parmalat, dopo la notizia che Callisto Tanzi non è più Cavaliere del Lavoro. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, accogliendo la proposta del Ministro dello Sviluppo Economico, ha revocato per indegnità il patron della Parmalat dall’onorificenza di Cavaliere del Lavoro, ricevuta nel 1984 dall’allora Capo dello Stato Sandro Pertini.