(Teleborsa) – Avvia la giornata in rialzo la borsa di Milano. Il listino italiano si allinea così alle principali borse del Vecchio Continente che esordiscono tutte con il segno più. I mercati continentali sembrano seguire la scia positiva lasciata ieri dalla borsa di Wall Street. LA BORSA AMERICANA che ieri è stata sostenuta dai dati sul mercato immobiliare e l’innalzamento della guidance del colosso delle spedizioni, FedEx, considerato la cartina di tornasole dell’economia internazionale. Sul mercato valutario, l’euro ora è ingessato confronti del biglietto verde dopo aver sfondato, nella notte, durante gli scambi asiatici,l a soglia degli 1,30 dollari. Il cross eur/usd viaggia al momento a 1,2984 dollari dopo aver raggiunto il top 1,3021 dollari. Scivola il prezzo del petrolio con le quotazioni al barile che superano i 78 dollari. Dal fronte macro è previsto il dato sulla massa monetaria M3 della Zona Euro, mentre, nel pomeriggio, occhi puntati, d’oltreoceano, all’indice S&P Case Shiller, rilevato dalla Standard & Poor’s, che misura l’andamento dei prezzi nelle principali venti aree metropolitane degli Stati Uniti. Atteso anche il dato sulla fiducia dei consumatori. Tra gli indici milanesi, il FTSE IT All-Share avvia la giornat con un riialzo dello 0,52% a 21.396 punti mentre il FTSE MIB avanza dello 0,60% a 20.950 punti. Bene anche il FTSE Mid Cap con un progresso dello 0,33% ed il FTSE STAR con un +0,40%. Domina il denaro nel principale paniere con le banche sul podio, travolte dall’onda positiva dei conti di Deutsche Bank che hanno mostrato utili oltre attese. I titoli bancari del comparto bancario italiano si allineano così allo stoxx europeo di settore. In cima al FTSE Mib c’è Intesa Sanpaolo seguita da Unicredit, Banco Popolare e Mps. Ingrana la prima la Fiat che si allinea allo stoxx auto di Eurolandia. Vede rosso Luxottica, nonostante ieri abbia annunciato un secondo trimestre come miglior periodo della storia del Gruppo. Lo ha annunciato la società con una nota sottolineando che per la prima volta, il fatturato ha sfiorato gli 1,6 miliardi di euro e l’utile netto ha raggiunto i 150. A due velocità i petroliferi, freccia rossa per Terna che ha visto salire l’utile netto nel primo semestre. Al palo A2A. Ieri Giuseppe Sala, consigliere di A2A, ha annunciato: “Rimango in consiglio se me lo chiedono, comunque le mie dimissioni sono già sul tavolo”. Sul completo, crolla Dada dopo che ieri ha annunciato un rosso nei primi sei mesi dell’anno rispetto all’utile di di un anno fa. In rialzo A.S. Roma dopo aver concluso l’accordo tra la famiglia Sensi e Unicredit per la risoluzione del debito di Italpetroli.
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