Economia

Piazza Affari avanza a grandi passi con Europa

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(Teleborsa) – Piazza Affari resta in vetta a metà giornata, confermando guadagni apprezzabili assieme alle altre borse europee. In una giornata che sembrava deputata ad un’altro scivolone, i mercati hanno reagito molto positivamente alla notizia che la banca centrale cinese non venderà Eurobond e manterrà una politica tesa alla diversificazione delle riserve valutarie. L’accelerazione registrata dai Futures USA nella tarda mattinata ha ulteriormente rafforzato il buonumore sui mercati del Vecchio Continente, in attesa del dato sul PIL americano del primo trimestre, in agenda prima dell’apertura di Wall Street. Stando ai movimenti dei Futures sugli indici statunitensi, che guadagnano ben oltre due punti, la partenza a New York dovrebbe essere piuttosto sostenuta, salvo sorprese dell’ultimo minuto. In Italia, l’attenzione è stata puntata sull’assemblea annuale di Confindustria, che ha dato il suo appoggio alla nuova finanziaria varata dal Governo, con qualche piccola riserva. Per il Presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, servono riforme strutturali e subito, oltre ad una coesione fra le parti politiche e fra la politica e le parti sociali. Il focus resta la crescita, dopo il disastroso bilancio consuntivo dell’Italia nell’ultimo biennio. Allargando lo scenario all’Europa, l’incontro fra il Ministro delle finanze tedesco, Wolfgan Schaeuble, ed il Segretario del Tesoro USA, Tim Geithner, sulla presentazione del Piano di salvataggio della UE si è svolto positivamente. Un accordo è stato trovato sulla necessità di una maggiore regolamentazione dei mercati, anche se in ottiche leggermente diverse. L’euro resta sostenuto sugli 1,228 USD (+1%), anche se viaggia al di sotto dei massimi della mattinata. Resta in fermento il petrolio, che ha anche riconquistato i 73 dollari al barile. Milano piovono acquisti in tutti i comparti, specie i finanziari e gli industriali. L’indice FTSE All Share segna un incremento del 2,53% ed il FTSE MIB del 2,69%. Finanziari in accelerazione, con Azimut capolista. Fra i maggiori Istituti di credito italiani brillano Unicredit ed Intesa Sanpaolo, quest’ultima dopo che il numero uno Corrado Passera ha confermato la discussione a giugno delle modalità dell’IPO Fudeuram. Fra gli assicurativi si scalda Generali dopo l’ennesimo acquisto di azioni da parte del finanziere bretone Vincent Bollorè. Incandescenti gli oil che vengono galvanizzati dall’ampio recupero del greggio. Tenaris e Saipem sono sempre le migliori, ma anche Eni procede in linea con il settore petrolifero europeo. Fiat inserisce il turbo brindando anche alla nuova jont venture della controllata CNH Global in Russia, per la produzione di trattori. Bene anche Exor. Restano solide le costruzioni con Impregilo che scalza dal podio Italcementi. Nessuno slancio per Telecom Italia dopo che Morgan Stanley ha confermato un giudizio “equalweight”. Torna a crescere Prysmian, che era stata colpita da alcuni realizzi. Il titolo viene ancora favorito dai movimenti nell’azionariato, con la stampa che ipotizza un aumento della partecipazione di Tamburi & company sino al 10%. Restano nell’ombra i difensivi come le utilities ed Autogrill. Corre Diasorin dopo l’avvio della copertura di Jefferies con un “buy”.