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PIAZZA AFFARI ATTENDE IN ROSSO DATI DI CISCO

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Seduta in calo per Milano che attende l’avvio di Wall Street, i dati del colosso informatico Cisco (CSCO – Nasdaq), il dato sulla produttività e sul costo del lavoro USA relativo al secondo trimestre, per decidere da che parte andare.

“E’ un mercato d’attesa – commenta un trader di rasfin – con volumi molto bassi e che non ha voglia di cedere più di tanto”.

“Il tema particolare della seduta è il rialzo delle banche popolari, mentre si assiste alle prese di profitto sui telefonici ad esclusione di Olivetti che resta ben intonata. Per il resto – concludono a Rasfin – c’è da sottolineare il nuov calo di Bipop Carire dopo gli ultimi downgrade”.

A metà seduta il Mibtel segna una flessione dello 0,77%, il Mib30 dello 0,90% e il Nuovo Mercato del 2,17%. Sta reggendo meglio il Midex che segna un leggero rialzo dello 0,17%.

I bancari viaggiano in ordine sparso con il risparmio gestito penalizzato dalle prese di profitto e dal calo di Bipop Carire e il ritorno d’interesse, invece, sulle banche popolari quotate al Midex. Su questi titoli influiscono le ipotesi allo studio del governo per un disegno di legge che intende riformare il settore.

Il progetto, che dovrebbe essere presentato in autunno, intende trasformare le popolari a carattere cooperativo in società per azione di diritto speciale. Questo accelererebbe la trasformazione degli istituti in Spa, seppure di diritto speciale, favorendo così la contendibilità delle banche.

Gli investitori stanno in un certo senso anticipando la rivoluzione prospettata dal governo Berlusconi e al momento vengono premiate con ordini d’acquisto titoli come la Popolare di Milano (+2,59% a €4,52), la Commercio e Industria (+1,87% a €11,360), la Pop. di Lodi (+1,84% a €10,8), la Pop. di Novara (+1,77% a €7,430) e la Pop. Verona e S.Gimignano (+1,61% a €10,98).

In rosso il comparto del risparmio gestito che vede Bipop Carire occupare stabilmente il fondo del Mib30. Il titolo bresciano soffre per l’allentamento delle speculazioni su un possibile passaggio di mano della società, ma e soprattutto il giudizio di vendita emesso ieri da UBS Warburg che ha fissato un target sul prezzo a €2,5.

Volumi discreti ancora sul duo Pirelli-Olivetti che nelle ultime settimane hanno infiammato i mercati. La holding della Bicocca sale dello 0,47%, mentre quella di Ivrea si mantiene poco sopra la parità. Più pesanti, invece, Telecom Italia e TIM che subiscono leggere prese di profitto.

In flessione di due punti percentuali STMicroelectronics che subisce più degli altri le incertezze sul comparto tecnologico, dopo il calo di lunedì di Intel (INTC – Nasdaq)
e i giudizi contrastanti sulla ripresa del comparto dei semiconduttori. Si attendono nella giornata i dati di Cisco (CSCO – Nasdaq). (Vedi anche Piazza Affari: STM soffre Nasdaq e Hold di Csfb)

Al Nuovo Mercato occhi puntati su Tiscali (-5,8% a €8,35)che prosegue la flessione impostata ieri dopo il rating negativo di Merrill Lynch. (Vedi anche Nuovo Mercato: Tiscali, rimbalzo finito?)

Viaggia nelle alte sfere Gandalf. Il titolo dopo l’exploit dei giorni scorsi viene ancora premiato per il piano di ristrutturazione presentato per tagliare i costi. (Vedi anche Nuovo Mercato: Gandalf vola alto)

Poco mosso e con bassi volumi il titolo Freedomland. (Vedi anche Caso Freedomland, le mosse del Siti)