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PIAZZA AFFARI ARCHIVIA UNA SEDUTA PESANTE

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Piazza Affari ha chiuso la seduta e la settimana con pesanti ribassi che hanno interessato tutti i settori, ma che sono partiti dai comparti delle telecomunicazioni e degli editoriali.

Una forte ipoteca è stata posta dall’andamento del Nasdaq, in caduta a New York, e dal duplice effetto di Dell (DELL) e Nortel (NT): la prima ha annunciato di dover ridurre la forza lavoro di 1.700 unita’; la seconda ha lanciato un profit warning che ha depresso il gia’ fragile comparto tecnologico.

Tutti gli indici della borsa italiana hanno chiuso con ribassi superiori al punto e mezzo percentuale. Mibtel a -1,75%, Mib30 a -2%, Midex a -1,11%. Per il Numtel è andata ancora peggio, con un calo del 5,50%.

L’analista di una Sim milanese attribuisce questo calo a una più generale revisione al ribasso delle aspettative dei mercati, e nota che “il rischio è di superare i livelli di guardia, cosa che potrebbe far entrare in una fase davvero difficile per gli investitori”.

La scuderia Colaninno è tutta in rosso con Telecom Italia in forte ribasso, che però ha recuperato per pochi minuti nel finale prima di tornare in negativo (-2,33% a €12,03). Oggi si è riunito il consiglio d’amministrazione. (Vedi Piazza Affari: Telecom cede in attesa di novità)

Ma i ribassi hanno colpito anche TIM in calo del 4,07% a €7,26. Male Olivetti (-4,94% a €2,42) di cui lunedi’ parte l’aumento di capitale. (Vedi Piazza Affari cede sotto il peso dei TMT e Piazza Affari: Olivetti pesante, perde il 3,18%)

Le vendite non hanno risparmiano il comparto editoriale con Hdp (-6,75% a €4,16), L’Espresso (-5,14% a €7,75) e Seat Pagine Gialle (-4,17% a €1,74) in forte calo. In particolare Seat non ha reagito al completamento dell’acquisizione dell’americana NetCreations (NTCR) attraverso la controllata Sogerim. (Vedi Internet: Seat compra NetCreation)

Nel settore tecnologico, l’allarme profitti lanciato dalla canadese Nortel Networks ha dato una batosta a STMicroelectronics, in calo del 5,99% a €1,74, malgrado la componente cavi sulla societa’ italo-francese non sia fondamentale. (Vedi Piazza Affari: STM non resiste al massacro e anche Cavi: Cede settore su pessimismo di Nortel)

Tra i bancari ha perso quota anche Unicredito (5,99% a €5,60) dopo che per una buona parte della giornata era riuscito a rimanere in positivo. L’amministratore delegato Alessandro Profumo ha anticipato in un’intervista a un quotidiano le previsioni sul suo istituto: chiuderà il 2000 con utili a 2.700 miliardi di lire.

Sul Midex, scarso aiuto è venuto al titolo Acea dalla notizia che la municipalizzata romana e Enel sono ormai nella fase finale delle trattative per il passaggio della rete elettrica della Capitale all’Acea. Secondo gli analisti, però, il prezzo richiesto da Enel sarebbe troppo elevato. Il titolo ha lasciato sul terreno l’1,79% a €10,60. (Vedi Utility: Acea vicina ai cavi elettrici di Roma)

Sul Nuovo Mercato Tiscali è stata oggetto di un piccolo massacro, con perdite dell’11,88% a €15,55, sulla scia del downgrade di Lehman Brothers di ieri sera e quello di Intermonte di questa mattina. (Vedi Piazza Affari: Nuovo ‘Sell’ su Tiscali)