(Teleborsa) – Nulla di fatto per Piazza Affari che archivia la giornata sulla parità. Dopo un avvio incolore, la borsa milanese era passata timidamente in vantaggio al giro di boa, per poi appesantirsi nel pomeriggio sulla scia delle vendite di Wall Street. A zavorrare i mercati hanno contribuito i dati provenienti d’oltreoceano che che nella maggior parte dei casi sono stati deludenti. Le richieste settimanali di sussidi alla disoccupazione si sono attestate a 472 mila, mentre le attese degli analisti erano per un calo a quota 450 mila. Crolla l’indice FED di Philadefia che a giugno arriva a 8 punti dai 21,4 del mese precedente e dai 20 punti attesi dal mercato. Delude anche il superindice che si attesa a +0,4% dai +0,6% stimati dal consensus. Scendono i prezzi al consumo di maggio che, in questo unico caso, centrano pienamente le attese. Resistono invece i listini del Vecchio Continente che sono stati sostenuti dall’asta dei titoli di stato spagnoli di lungo termine e le aspettative per il vertice Europeo che, appena terminato, ha cercato di trovare una soluzione alle attuali difficoltà di Eurolandia. Tra i punti salienti, l’approvazione da parte dei 27 leader dell’Unione Europea di una tassa sulle banche, di cui ogni paese deciderà i criteri. Il Consiglio ha poi deciso di proporre al prossimo G20 una tassa mondiale sulle transazioni finanziarie, come già suggerito da Francia e Spagna. Sul mercato valutario, ritrova la fiducia l’euro nei confronti del dollaro. Il cambio tra la moneta unica ed il bigletto verde scambia a 1,2357 USD in salita dello 0,49%. Scivola il prezzo del petrolio che scambia a 76,71 dollari al barile. Lucente l’oro che viene pagato 1.247,15 dollari l’oncia. A Milano, l’indice FTSE IT All-Share chiude sulla parità con un +0,03% a 21.122,16 punti. Stessa intonazione per il FTSE MIB che chiude con un +0,03% a quota 20568,91. In rosso il FTSE Mid Cap che cede lo 0,11%. Fa meglio il FTSE STAR che avanza dello 0,29%. In vetta al principale paniere c’è Impregilo che rimane in attesa della sentenza della Cassazione sul sequestro preventivo disposto nell’ambito dell’inchiesta sui rifiuti in Campania. Più contenuti i rialzi per Buzzi. Fa bene Ansaldo, mentre corre Atlantia galvanizzata dai numeri positivi sul traffico autostradale del secondo trimestre che ieri sono stati annunciati dal CEO Giovanni Castellucci. In volata anche Autogrill. Si ridimensionano i guadagni di Bulgari, che ha corso tutta la giornata dopo che Morgan Stanley ha alzato il target price a 7,8 da 7,5 euro, mantenendo la raccomandazione overweight. Resta gelida, invece, Luxottica al miglioramento del prezzo obiettivo da parte di BofA Merrill Lynch da 20,6 a 21,6 euro, con giudizio neutral. Sulla scia degli acquisti A2A, nonostante sia arrivato il via libera dalla Ue alla jv con GDF-Suez per la vendita del gas russo direttamente in Italia ad opera del monopolista. Stm chiude sulla parità dopo il tonfo di ieri sul profit warning di Nokia. Campari è rosso dopo che la banca d’affari BofA Merrill Lynch ha tagliato la raccomandazione a neutral. Miste le banche, con Unicredit e Mediobanca in rialzo. Mentre dalla parte delle vendite c’è Mediolanum la Popolare di Milano e il Banco Popolare. Debole Unipol. La Consob ha dato il via libera alla pubblicazione del prospetto informativo per l’aumento di capitale da massimi 500 milioni di euro che partirà lunedì prossimo. Fiat, in leggero rialzo . C’è attesa per il referendum dei lavoratori dello stabilimento di Pomigliano in agenda il 22 giugno prossimo per decidere sul futuro del’impianto. Intanto, La Conferenza dei Capigruppo del Consiglio Regionale della Campania ha deciso che il Consiglio si riunirà lunedì 21 giugno 2010 dalle ore 11,30 per il dibattito sulla crisi e sul futuro della FIAT di Pomigliano D’Arco e dell’intero comparto automobilistico in Campania. Sul completo chiude positiva Yoox, dopo che Kiwi I Ventura Servicos S.A. Em Liquidacao e Kiwi II Ventura Servicos de Consultoria S.A. hanno ceduto 3,5 milioni di azioni della società, pari al 6,8% del capitale sociale.