(Teleborsa) – Incipit positivo per il listino milanese in una sessione che fa da apripista ad una settimana molto ricca di eventi importanti. Data la scarsità dell’agenda macro europea, che prevede solo il PMI manifatturiero dell’Euro Zona, e la totale assenza di dati in quella statunitense, l’attenzione si sposta immediatamente oltreoceano con le elezioni del mid-term che potrebbero fornire molte indicazioni sul futuro dell’amministrazione Obama. I sondaggi danno per scontata la vittoria dei Repubblicani alla Camera, mentre non si sbilanciano sul destino del Senato. Sempre stasera inizierà negli States la riunione del Fomc, che domani annuncerà la propria decisione in materia di tassi ma soprattutto eventuali misure di stimolo all’economia. Giovedì sarà la volta della Bank of England e della BCE, mentre venerdì si conosceranno le statistiche sul disastrato mercato del lavoro a stelle e strisce. Intanto l’India e l’Australia hanno alzato oggi il costo del denaro. Una mossa un po’ a sorpresa per quanto riguarda l’Australia, più attesa per l’India che deve fare i conti con una inflazione galoppante. Anche sul valutario domina un clima attendista con la moneta unica che scambia contro il dollaro a 1,3931. Tra le commodities il petrolio viaggia a 83,4 dollari al barile. Sulle prime battute e dopo un avvio in rosso il Ftse All Share segna un incremento dello 0,25% a 21.853 punti, il Ftse Mib dello 0,20% a 21.228 punti. Occhi puntati sul Fiat nel giorno della diffusione dei dati sulle immatricolazioni di auto di ottobre. Il titolo del Lingotto si porta immediatamente in fondo al listino principale dopo che innumerevoli associazioni e quotidiani hanno anticipato un andamento disastroso e decisamente peggiore della media per la casa d’auto torinese. Ovviamente è dato per scontato un peggioramento delle vendite generali. Secondo alcune anticipazioni dovrebbe essere vicino ad un -30%. Nonostante ciò gli analisti della Bernstein hanno confermato il proprio giudizio “outperform” sul titolo. Tutte positive le banche ad eccezione di MPS. Gli analisti della UBS hanno alzato il target price della banca senese confermando comunque una view “cauta”. Sempre oggi UBS ha dato un buon giudizio su Banca Popolare di Milano, Intesa Sanpaolo e Mediobanca, tagliando invece il prezzo obiettivo del Banco Popolare. In luce anche UniCredit che domani riunirà il comitato strategico. Nervosa Ansaldo nel giorno della pubblicazione dei dati di bilancio.