(Teleborsa) – Brutto avvio di giornata per Piazza Affari, che si affianca alla performance debole delle altre Euroborse, dopo la chiusure negative di Wall Street e Tokyo. Un sentiment ancora negativo aleggia sulle piazze finanziarie mondiali, in relazione ai dubbi sull’implementazione del Piano messo a punto dalla UE ed alla capacità degli Stati con deficit eccessivo, come la Grecia, la Spagna ed il Portogallo, di portare a compimento i rispettivi Piani di austerity. Intanto, l’euro si risolleva dai minimi a 1,255 USD (+0,2%), dopo il nuovo tonfo di ieri, in prossimità dei livelli peggiori raggiunti la scorsa settimana. L’incertezza dei mercati ben si evince anche dall’impostazione dell’oro, che si riporta vicino ai record storici segnati questa settimana a 1236 dollari l’oncia. Fra le commodities continua a soffrire il petrolio che buca anche i 74 dollari al barile. Agenda macroeconomica ricca di spunti, soprattutto per gli Stati Uniti, da dove arriveranno fra gli altri i dati sul commercio al dettaglio e sulla produzione. Attesa anche l’inflazione in Italia, dopo che la Spagna ha rilevato un aumento dei prezzi ad aprile. Sul nostro mercato restano sotto pressione i bancari, che in questi giorni hanno pubblicato i risultati trimestrali. L’indice FTSE All Share apre in ribasso dello 0,90% a 21292,05 punti, mentre l’indice FTSE MIB flette dell’1% a 20671,87 punti. In rosso anche l’indice FTSE Mid Cap che arretra dello 0,24% a 23825,62 punti e l’indice FTSE Star dello 0,32% a 10958,58 punti. Banche in apnea, soprattutto UBI Banca che lascia sul terreno oltre quattro punti, dopo aver annunciato un utile netto in crescita a 38,1 milioni di euro, ma anche un calo dei proventi operativi del 14,4% e del margine di interesse del 18,3%. Male anche Mediobanca e la Popolare Milano, quest’ultima di riflesso al taglio del Target Price operato da credit Suisse a 5,3 da 6,3 euro. In rosso MPS in scia ai conti ed in vista della futura emissione di un nuovo covered bond da 4 miliardi. Contiene i danni Intesa Sanpaolo che aspetta i risultati del trimestre. Giù gli assicurativi con Unipol che risente del calo degli utili del trimestre, nonostante l’annuncio di un Piano focalizzato sul recupero e sull’espansione della redditività in tutti e tre i rami in cui opera. Aria gelida sui petroliferi che accusano l’impatto del calo delle quotazioni del greggio. Nel settore della raffinazione viene premiata ERG dopo conti in miglioramento, grazie alle buone performance nei settori termoelettrico e rinnovabili. Saras inve4ce accusa l’impatto di risultati deludenti, anche se il numero uno della società si è detto fiducioso sulla futura evoluzione degli affari. Due soli segni positivi nel paniere maggiore. Si tratta di Lottomatica, che festeggia l’ormai scontata aggiudicazione del Gratta & Vinci, e Prysmian. Da segnalare che da oggi House Building va a rimpinguare la schiera delle società sospese a tempo indeterminato.