Piazza Affari ha chiuso in rialzo l’ennesima seduta caratterizzata dall’ottimismo.
Il mercato non ha reagito alla decisione, peraltro attesa, della Banca Centrale Europea di non tagliare i tassi di interesse della zona euro (Vedi TASSI UE: LA BCE HA DECISO DI NON TAGLIARE e DUISEMBERG (BCE): UEM, PROBABILE RIPRESA NEL 2002).
A un mese esatto dagli attentati contro New York e Washington che hanno portato all’attuale stato di geurra contro il governo talibano di Kabul capitale dell’Afghanistan, sembra dunque essersi richiuso il gap aperto l’11 settembre.
In alcuni casi sul mercato italiano si incontrano titoli che, come dice a Wall Street Italia Donatella Principe, analista di Banca Popolare di Vicenza, “sono cresciuti del 40 e anche del 50% rispetto al 21 settembre, giorno in cui il mercato raggiunge il punto minimo del periodo iniziato con gli attentati”.
Analisti e operatori hanno a disposizione chiavi di lettura diverse, ugualmente plausibili. Da una parte, infatti, c’è chi sostiene che i corsi azionari si riprendono aiutati dal pacchetto di misure politiche, militari ed economiche adottato in primo luogo dagli Stati Uniti: “dopo 18 mesi di ribassi – affermano alcuni operatori – era comunque tempo che il mercato si riprendesse”.
Da un’altra parte la rete di protezione non appare comunque sufficiente a spiegare questa forte spinta rialzista.
Ancora Principe: “sono perplessa. Se si è chiuso il gap aperto l’11 settembre, ai fini del mercato è come se nel frattempo non fosse successo niente. Se così fosse, dovrebbero dunque rimanere i motivi di debolezza che avevano caratterizzato l’economia mondiale nel periodo precedente gli attentati”.
L’analista nota l’atteggiamento degli investitori, speculare in positivo a quello negativo di alcune settimane fa: “così come allora ogni notizia, ogni voce negativa riusciva a condizionare il mercato anche a dispetto di buone informazioni, ora accade il contrario”.
Ne è una prova la fiammata verificatasi a metà pomeriggio subito dopo la notizia, poi smentita dal Pentagono, dell’arresto di Osama Bin Laden, considerato il mandante degli attentati terroristici (Vedi OSAMA BIN LADEN E’ STATO CATTURATO? e BIN LADEN: PENTAGONO SMENTISCE CATTURA).
Oggi a Piazza Affari il rialzo è stato generalizzato, ma ha interessato in particolar modo i bancari e i tecnologici.
Per quanto riguarda il futuro, un po’ di cautela è d’obbligo: “c’è spazio ancora per qualche allungo – ha detto a Wall Street Italia Andrea Savio, analista di Gestnord Intermediazione Sim – fino ai 32.000-32.200 punti per il Mib30; poi però possiamo aspettarci prese di beneficio fino all’area 32.000-30.000 punti”.
Molto bene è andata STMicroelectronics che secondo gli analisti ha ancora spazio per apprezzarsi (Vedi STM, I SUOI SUPPORTI E LA SUA RESISTENZA).
Il titolo ha contribuito al rialzo anche della controllante Finmeccanica che tuttavia aveva motivi propri per crescere: Alenia Marconi System, società partecipata, ha vinto un contratto del valore di €60 milioni per forniture radar in Malaysia.
le banche hanno brillato sul listino, con BNL e Banca Intesa tra le migliori.
Banca Intesa in particolare è salita grazie anche al lavoro degli arbitraggisti (Vedi BANCA INTESA: COSA C’E’ DIETRO IL SUO RIALZO).
Bene anche Bipop Carire, al centro di voci e indiscrezioni sul suo futuro assetto. (Vedi BIPOP CARIRE: CRESCE MA NON MANCANO PROBLEMI e Vedi sezione RUMORS che si trova sul menu in cima alla pagina).
Il comparto bancario dunque non ha risentito del fatto che Merril Lynch prevede ancora un periodo di forti ribassi.
Il settore energetico è l’unico che si è mosso in modo contrastato dopo le fiammate difensive delle scorse sedute. In chiusura tuttavia anche ENI, che per quasi tutta la giornata era stat in calo, ha recuperato terreno portandosi in positivo.
Anche la controllata di Eni, Saipem, ha risalito la china e ha chiuso con un deciso rialzo.
In crescita, tranne Olivetti e Telecom Italia, negative in chiusura, la filiera di Marco Tronchetti Provera, che secondo il Financial Times non teme l’appuntamento con l’aumenti di capitale di Olivetti. Sul mercato, tuttavia, non tutti la pensano come lui.
(Vedi sezione RUMORS che si trova sul menu in cima alla pagina).
Oggi comunque è scattata la fase conclusiva delle intese per definire il gruppo di banche che garantiranno l’aumento di capitale Olivetti da €4 miliardi.
Il titolo Olivetti nella fase finale della seduta ha sofferto del fatto che le banche chiedono maggiori garanzie in vista dell’operazione.
Sul Mib30 hanno fatto un figurone gli editoriali. “Il mercato – dice Principe – vuole credere che si siano diradate le nubi sulle stime di raccolta pubblicitaria per i prossimi mesi, e ignora il taglio delle stime di crescita operato sul settore da BNP – Paribas”.
Sul Midex ha continuato a crescere Alitalia, ora che si parla di aiuti europei, di ricapitalizzazione e di tagli al personale. Lo stesso è accaduto anche in Spagna, dove pare tornata la fiducia su Iberia che taglierà 3.000 posti, e in Svizzera (Vedi SWISSAIR: SINDACALISTA, TAGLI PER 10MILA UNITA’).
Sempre sul Midex si è distinta Autogrill, che prosegue nel suo rimbalzo dopo che l’Antitrust ha prorogato la concessione per la gestione dei punti di ristoro sulla rete autostradale italiana (Vedi PIAZZA AFFARI: AUTOGRILL PROSEGUE IL RIMBALZO).
La grande eccitazione che ha coinvolto in tutta Europa i titoli tecnologici (Vedi BORSE UE IN RIALZO, E’ EUFORIA DA TECH), ha contagiato anche il nostro Nuovo Mercato (Vedi NUOVO MERCATO VOLA, TISCALI SOPRA I €7).
L’indice Numtel è anche arrivato, nelle ultime fasi prima della chiusura, anche a 2.100 punti (Vedi NUOVO MERCATO: NUMTEL A QUOTA 2100 ).