Economia

Piazza Affari ancora debole, tiene l’Europa

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(Teleborsa) – Prosegue debole la seduta di Piazza Affari dopo aver trascorso la prima parte all’insegna del nervosismo. Il nostro mercato infatti, attorno alla metà seduta, ha perso lo slancio ritrovato a fine mattinata in scia alla buona intonazione dei futures sugli indici americani. Più toniche appaiono le altre borse europee, che traggono beneficio dalla partenza cautamente positiva, poco fa, di Wall Street. Gli investitori restano con gli occhi puntati agli sviluppi per l’Ipo di General Motors. Tuttavia i guadagni sono frenati dalla persistente situazione del debito dei paesi periferici, in particolare l’Irlanda. Continuano a pesare anche i timori per un aumento dei tassi di interesse in Cina. Il premier cinese Wen Jiabao, infatti, in comunicato ufficiale del Governo ha detto di essere pronto a scendere in campo contro l’inflazione. “Stiamo studiando misure per contenere i prezzi e per venire incontro agli interessi dei cittadini”, ha dichiarato. Sul mercato valutario, poco mosso il cross eur/usd che scambia a 1,35 dollari. Nulla di buono dal fronte macroeconomico Usa. L’avvio di cantieri edilizi è crollato ad ottobre toccando i minimi di 18 mesi, mentre i prezzi al consumo sono saliti meno del previsto, con il CPI “core” piatto per il terzo mese consecutivo. In apnea oro e petrolio. Tra gli indici milanesi, il FTSE All Share mostra un decremento dello 0,11% mentre il FTSE MIB cede lo 0,21%. A due velocità la galassia Fiat dove brilla in particolar modo Exor grazie alle parole dell’amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, secondo cui la fusione con Chrysler e la valorizzazione di Ferrari e Magneti Marelli sono ipotesi possibili. Miste le banche dove spicca il rialzo della Popolare Milano la più penalizzata del settore, nelle ultime sedute. Contrastati i petroliferi con Eni e Saipem più deboli rispetto alla tenuta dell’intero comparto oil europeo. Si distingue Tenaris che rimbalza al calo di ieri. Sul completo, exploit di Pininfarina in asta di volatilità, dopo l’indiscrezione avanzata da Automotive News, secondo cui l’austro-canadese Magna guarda con interesse al Gruppo. Corre Piaggio che aveva perso terreno nelle ultime settimane, dopo che la curva si è avvicinata all’importante resistenza individuata in area 2,70 euro.