(Teleborsa) – Piazza Affari si sgonfia sul finale, allineandosi alla performance degli altri mercati. Dall’Europa a Wall Street la giornata è stata caratterizzata da una grande incertezza, dopo il tonfo dei mercati asiatici. Sono molti i fattori che preoccupano i mercati, dallo scontato nulla di fatto del G20 sul tema della politica valutaria e della cooperazione concreta sulla politica economica, alla questione della crisi debitoria dell’Eurozona, che è tornata ad acuirsi. I mercati hanno tentato di resistere alle vendite, sfoderando un patinato ottimismo, in chiusura di una settimana nel complesso difficile per le borse mondiali. Il buon dato sulla fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan ha solo parzialmente sostenuto i mercati nel pomeriggio. L’euro ha tentato una piccola rimonta a 1,371 USD, dopo esser sprofondato su minimi di 1,357 dollari a inizio giornata, sui timori di nuove turbolenze per l’economia dell’Eurozona. La dichiarazioni di solidarietà dei cinque leader dell’Area hanno però ristabilito una certa tranquillità nel Vecchio Continente, favorendo anche un ridimensionamento del premio per il rischio sui titoli di Stato dei Paesi in odore di default, come l’Irlanda. Milano ha tenuto parzialmente grazie alle banche, ma nel paniere principale denaro e lettera si controbilanciano anche a livello numerico. L’indice FTSE All Share lima appena uno 0,17% a 21430,63 punti, mentre l’indice FTSE MIB cede lo 0,13% a 20829,83 punti. Male anche l’indice FTSE Mid Cap -0,4% e l’indice FTSE Star -0,4%. Geox resta la pecora nera della seduta ,. dopo aver presentato conti piuttosto deludenti. La società di calzature ha riportato utili e ricavi in flessione nei nove mesi, anticipando una stagione Autunno/Inverno non brillante. Anche Bulgari è out, dopo aver presentato ieri sera risultati che non hanno convinto il mercato, incassando anche giudizi negativi da parte di alcuni analisti. Altra giornata no per Buzzi che ha deluso con i risultati di periodo. Su Mediaset incombe l’incognita Governo che continua a condizionare l’andamento del titolo del Biscione, anche in vista dell’agguerrita concorrenza di Sky nel digitale terrestre. Il petrolio raffredda gli oil con Saipem che si conferma la peggiore del comparto. Male anche ERG, nonostante la riduzione della perdita nei bilancio dei nove mesi, mentre brilla Saras che ha annunciato una contrazione dell’utile. Rimonta delle banche, dopo le perdite accusate nei giorni scorsi. In testa restano Banco Popolare e MPS. Meno fortunati gli assicurativi, con Fondiaria-Sai che continua a scontare la chiusura dei nove mesi in perdita, a causa delle svalutazioni di partecipazioni. Brillante Parmalat, che viene premiata dal mercato dopo aver annunciato ieri sera risultati positivi in termini di fatturato. In corsa anche Mondadori, dopo positivi risultati di periodo.
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