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PIAZZA AFFARI AFFOSSATA DA HIGH-TECH E TLC

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Archiviato l’allarme bomba al ponte di Brooklyn, a New York, Piazza Affari si è mossa con maggiore tranquillità verso il giro di boa di metà seduta.

La maggiore calma non si traduce tuttavia in un andamento positivo, né d’altra parte potrebbe essere, con tutte le borse europee al ribasso, fin dall’apertura.

Gli indici di Piazza Affari sono dunque negativi, su livelli ancora più bassi rispetto all’avvio.

Il freno maggiore, in Italia come nel resto d’Europa, viene dai titoli tech e dai telefonici.

I tecnologici, Stmicroelectronics in testa, si sono visti restringere gli orizzonti dalle prospettive negative del mercato dei cellulari. Il ribasso è comune a tutta l’Europa.

I telefonici risentono della trimestrale di Deutsche Telekom e portano tutti il segno meno. Tim e Olivetti segnano i ribassi maggiori.

I puntelli e ispiratori dei guadagni di ieri a Piazza Affari, cioè i bancari, oggi sono sotto zero.

IntesaBci soffre dei rumor che riguardano le attività in Argentina.

Modesti aumenti solo per Rolo e per Banca di Roma.

Pesante il risparmio gestito: a maggio ha frenato la raccolta.

Tengono, tra gli energetici, solo Italgas e Saipem che oggi rimbalza.

Sul Midex va forte Snia, spinta dalle voci che alimentano le prospettive di vendita.

Sul Nuovo Mercato si moltiplicano i titoli negativi, con rarissime eccezioni. Tra quelli in ribasso, Tiscali e Euphon.

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