(Teleborsa) – Piazza Affari resta tonica nel primo pomeriggio, confermando la solida performance tracciata stamattina, a dispetto di un esordio turbolento a seguito di un errore di calcolo sugli indici di riferimento. Anche l’Europa mantiene un certo ottimismo e sembra aver messo da parte qualsiasi incertezza circa la crisi che ha colpito l’Unione monetaria nell’ultimo scorcio del 2010. Resta chiusa solo Londra per una festività . L’ottimismo resta il motto di questo primo giorno dell’anno, come conferma anche l’esordio robusto di Wall Street, in attesa della pubblicazione di alcuni dati chiave per l’economia americana. Fra poco saranno pubblicati i dati sull’ISM manifatturiero e sulle spese per costruzioni, ma già stamattina erano arrivati dei buoni dati dalla Zona Euro, che ha visto salire l’indice PMI manifatturiero a 57,1 punti sul livello più alto degli ultimi otto mesi. Intanto, l’euro torna a fare un piccolo passo indietro nei confronti del biglietto verde, pur viaggiano al di sopra dei minimi odierni a 1,3325 USD (-0,12%). In forte rialzo le quotazioni del greggio, che scambia sui 92 dollari al barile, in vista di possibili spunti di una ripresa più decisa dell’economia mondiale. A Milano tiene banco la vicenda Fiat, ma si segnala anche il buon andamento delle banche e degli energetici. L’indice FTSE All Share segna un incremento dell’1,42% e l’indice FTSE MIIB dell’1,53%. La galassia Fiat trionfa con Fiat e Fiat Industrial che si confermano in testa alle blue-chips, superando ampiamente, con il loro valore combinato, quello della Fiat prima dello spin-off di 15,43 euro (ultima seduta del 2010). Il titolo è rimasto in evidenza nel corso dell’intera mattinata sul newsflow che arrivava dalla borsa, dove Marchionne ed il management hanno tenuto a battesimo la new entry di Borsa. Forti le banche, con Unicredit che conquista la palma della migliore, sostenuta dal buon andamento del settore sulle due sponde dell’Oceano. Eneregetici alla riscossa con Saipem che si conferma alla guida dei petroliferi, mentre viaggia ad una certe distanza l’Eni. Resta in denaro Italcementi, dopo l’uscita dal paniere dei titoli guida per far posto alla Fiat Industrial. Il titolo trae forza anche dal buon andamento del comparto cementiero. Corre TerniEnergia, che ha completato, nel quarto trimestre, la costruzione di 31 nuovi impianti fotovoltaici di taglia industriale, per una potenza complessiva installata pari a 33,3 MWp.