(Teleborsa) – Piazza Affari accelera nel pomeriggio, grazie alla discreta partenza di Wall Street. Anche i mercati europei hanno registrato un deciso miglioramento rispetto alla mattinata, reagendo ottimisticamente ai dati sul mercato del lavoro americano. Il dato sull’occupazione USA, la cui pubblicazione destava tanti timori nei giorni scorsi, ha evidenziato a sorpresa un calo del tasso di disoccupazione al 9,5% ed una riduzione dei posti di lavoro sostanzialmente in linea con le attese per 125 mila unità. Non tutto oro è quello che luce ed i più esigenti hanno saputo trovare spunti di pessimismo nella crescita degli occupati del settore privato e nella modesta crescita dei salati. Lo scoglio, però, sembra esser stato superato brillantemente. Passano in secondo piano le brutte notizie giunte dalla Cina. Gli analisti di Goldman Sachs hanno rivisto al ribasso le stime di crescita dell’economia del Paese asiatico per quest’anno. L’euro si conferma in netta ripresa nei confronti del biglietto verde, verso il quale si riporta a 1,258 USD (+0,54%), dopo aver anche superato la soglia di 1,26 dollari. Evidentemente, il mercato dei cambi ha mal digerito il dato occupazionale americano, mostrando una reazione più nervosa dei mercati a spese della valuta statunitense. IN calo il prezzo del petrolio, che stagna sui 72 dollari al barile. A Milano c’è un clima decisamente positivo, grazie anche a qualche ricopertura, dopo la debacle di ieri. L’indice FTSE IT All-Share segna un rialzo dell’1,16% ed il FTSE MIB dell’1,23%. Petroliferi bollenti, specie Saipem che resiste in vetta al paniere principale. Bene anche Tenaris ed Eni. Fra gli altri energetici si segnala l’andamento tonico di Iren, al secondo giorno di quotazione della utility nata dalla fusione Iride-Enia. Effervescente il risparmio gestito, con Azimut che si conferma in gran spolvero. In luce anche Mediolanum che viene anche galvanizzata dalle parole di Doris su eventuali acquisizioni. Ben impostate le banche ad eccezione del Banco Popolare e MPS, quest’ultima dopo aver smentito voci di aumento di capitale. Fra gli assicurativi soffre Unipol. Resta in corsa la Fiat grazie all’apertura di uno spiraglio dalla Fiom per il futuro di Pomigliano. Nel mese di giugno le immatricolazioni auto in Italia del Lingotto hanno fatto peggio del mercato mentre la casa torinese ha confermato la sua leadership in Brasile. Buone le vendite della controllata americana Chrysler negli Stati Uniti. Tesmec risorge dopo la debacle del debutto.