
New York – Prima di lasciare evidentemente il presidente dell’Unione Europea Herman Van Rompuy vuole lasciare il segno. La bozza di una proposta per scrivere il futuro dell’area euro, scongiurando la rottura della moneta unica, prevede l’opzione tanto osteggiata dalla Germania riguardante una progressiva condivisione del debito all’interno del blocco a 17.
Una mutualizzazione del debito che avverra’ pero’ in maniera graduale, tappa dopo tappa e basata su certi criteri. All’interno della bozza (leggi documento), scritta a otto mani con Juncker, Barroso e Draghi, e’ inserita anche l’esplorazione dell’ipotesi di costituire una singola banca europea di supervisione, un programma di assicurazione sui depositi in Europea e un fondo per la risoluzione dei contratti legati al debito.
Per il prossimo summit Ue di dicembre verra’ poi preparata una roadmap decennale sulla progressiva integrazione fiscale.
Van Rompuy, il governatore della Banca Centrale Europea Mario Draghi, il presidente della Commissione Ue Jose Barroso e il presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker si presenteranno con questa bozza al summit Ue, durante il quale si decideranno le sorti della moneta unica. Stavolta le autorita’ europee non possono piu’ fallire.
Ma ieri l’immediata opposizione tuonata dalla Germania alla roadmap di 10 anni ha ridotto al lumicino le speranze che alla riunione del 28-29 giugno venga effettivamente e finalmente trovata una via d’uscita alal crisi.
“Alcune parti della bozza somigliano a una lista dei desideri”, ha detto ai giornalisti il vice ministro tedesco degli Esteri Michael Link. Le proposte vanno verso una serie di modelli vari di mutualizzazione del debito. Quello che manca e’ una indicazione verso un miglioramento del metodo con cui vengono effettuati i controlli”.