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PIANO OBAMA AUMENTA AVVERSIONE RISCHIO

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(WSI) -Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato sono scesi su tutta la curva lasciando il differenziale 2-10 anni invariato a 208 pb. A guidare l’andamento dei tassi è stato anche il forte calo delle borse. In lieve restringimento lo spread sul decennale Grecia-Germania dopo le indiscrezioni che parlavano di un prestito dell’Unione europea al paese anche se poi il ministro delle finanze ha ribadito che il paese è in grado di affrontare da solo le esigenze di finanziamento. Il direttore generale del debito pubblico greco ha dichiarato che la Grecia sta pianificando l’emissione di un global bond da 1,5-2 Mld$ denominato in Euro, Dollari e possibilmente in Yen diretto ad investitori esteri.

Positive ieri le aste in Francia e Spagna, che hanno visto una domanda superiore alle attese. Il dato preliminare di gennaio del Pmi manifatturiero è risultato migliore delle attese, mentre quello dei servizi è sceso rispetto a dicembre rimanendo comunque sopra la soglia dei 50. Weber, membro Bce e candidato alla presidenza, ha dichiarato che le operazioni di rifinanziamento si stanno normalizzando e questo processo continuerà anche nella seconda parte dell’anno. Negli Usa i tassi di mercato sono scesi su tutta la curva con lo spread 2-10 anni calato da 277 a 275pb.

Ancora un’altra giornata di forti ribassi per le borse mondiali a causa dell’aumentata avversione al rischio tra gli investitori causata dalle notizie in arrivo dalla Cina e dalla nuova proposta di Obama. La proposta del presidente Obama, fortemente supportata dall’ex governatore della Fed Volcker, si articola su due punti inerenti il comparto bancario: 1) Limit the Scope: vietare cioè il trading proprietario o gli investimenti, la proprietà o la gestione di hedge funds e/o di fondi di private equity, a meno che non si tratti di operazioni e/o investimenti posti in essere per conto della clientela; 2) Limit the Size: imporre dei limiti alla crescita della quota di mercato in termini di passività detenute da parte delle grandi istituzioni finanziarie. Lo scopo è quello di evitare che non si verifichi più una situazione in cui i “contribuenti siano tenuti ostaggio delle banche ritenute troppo grandi per fallire”, secondo le parole del presidente. La proposta sarà sottoposta all’approvazione del Congresso, dove potrebbe trovare una certa resistenza. Barney Frank, presidente della commissione servizi finanziaria della Camera, ha già dichiarato che l’implementazione della proposta dovrebbe essere spalmata su un orizzonte di 3-5 anni. Sul fronte trimestrali, segnaliamo che ieri a mercati chiusi è risultata al di sotto delle attese quella di Google, il cui titolo ha perso circa il 4% nell’after hour. Il tasso governativo decennale, che ieri ha raggiunto i minimi da 1 mese, trova il livello di supporto al 3,55%.

Valute:il dollaro continua a posizionarsi poco al di sopra del supporto 1,40 verso euro. Dopo la proposta di Obama si è assistito ad un lieve deprezzamento. La resistenza per oggi continua a stazionare in area 1,42. Lieve deprezzamento nella notte dello yen dopo il forte apprezzamento di ieri sulla scia dei marcati ribassi delle borse. Il cross dollaro/yen è sceso temporaneamente sotto il supporto 90, per poi recuperare. Verso euro, il cross ha testato l’importante area di supporto collocata tra 126 e 126,90, che supporta il trading range in atto dal secondo trimestre.

Materie Prime: giornata negativa per gli energetici con il greggio Wti in calo del 2,1% in seguito ai dati del DoE secondo i quali le raffinerie hanno ridotto la produzione a causa di un calo della domanda. In controtendenza il gas naturale (+2,2%) per via del clima rigido che ha colpito gli Stati Uniti. Ancora negativi i metalli industriali guidati dallo zinco (-1,8%), con il nichel (+0,8%) che però è andato controcorrente. Tra i preziosi forte calo per l’argento (-2,1%). L’oro (-0,9%) è sceso sotto quota 1100$/oncia. Tra gli agricoli lo zucchero (+0,5%) ha raggiunto il maggior livello da novembre 1980 su segnali di aumento della domanda asiatica.

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