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Piano anti-crisi: dal Giappone 60 miliardi in piu’ al FMI

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Tokyo – Il Giappone fornirà 60 miliardi di dollari supplementari al Fondo Monetario internazionale per contribuire alla soluzione della crisi del debito pubblico in Europa. Lo ha reso noto oggi il ministro delle finanze giapponese. A gennaio il Fmi aveva annunciato di essere alla ricerca di contributi per aumentare di 500 miliardi di dollari le sue disponibilità di prestito.

Dopo la decisione di Tokyo, il direttore del Fmi, Christine Lagarde ha invitato gli altri Stati membri dell’istituto a seguire l’esempio giapponese. “Sono riconoscente verso il Giappone per il ruolo di spinta e per il suo solido impegno verso il multilateralismo, e invito gli altri Stati membri del Fondo a seguire l’esempio giapponese”, ha affermato Lagarde in un comunicato diffuso ieri sera da Washington.

Dopo il gruppo dell’eurozona, che ha promesso 150 miliardi di euro a dicembre (196 miliardi di dollari), il Giappone è il primo stato membro a precisare l’importo del proprio contributo per aumentare le risorse a disposizione del Fmi. L’annuncio del ministro delle Finanze giapponese, Jun Azumi “è una tappa importante nello sforzo internazionale in corso per adeguare le risorse disponibili per prevenire e combattere le crisi” e dovrebbe “consentire di fare progressi significativi”, ha affermato Lagarde.

Le misure adottate dal governo Monti sono sufficienti. Rappresentano un buon equilibrio. Generano un surplus primario più alto per ridurre il debito, evitando di danneggiare troppo la crescita.

Lo dice il direttore del Fondo Monetario Internazionale Christine Lagarde in un’intervista al quotidiano Il Sole 24 ore di oggi alla vigilia dei meeting di primavera a Washington del Fmi che inizia oggi con la presentazione del World economic outlook.

“Sul risanamento dei conti [in Italia], riteniamo che le misure annunciate siano suffienti e che si debba assicurare che vengano messe in atto a tutti i livelli dell’amministrazione pubblica” ha detto Lagarde secondo quanto riportato dal quotidiano. “Generano un surplus primario più alto per ridurre il debito, evitando di danneggiare troppo la crescita”.

“Sulla riforma del mercato del lavoro, crediamo che sia molto opportuna” aggiunge Lagarde che si dice “pienamente d’accordo con quello che il Governo sta facendo”.

“Possiamo solo elogiare questi sforzi per introdurre dei cambiamenti” aggiunge.

Lagarde commenta positivamente anche la riforma del lavoro. “Crediamo che sia molto opportuna” dice, aggiungendo di sperare che “nelprocesso parlamentare venga mantenuto intatto l’obbiettivo di affrontare il dualismo del mercato del lavoro, la divisione tra la parte protetta e quella non protetta E anche che la riforma affronti l’incertezza sui licenziamenti, in modo che le impreese e i datori di lavoro possano sentirsi più fiduciasi al momento di assumere”.

“Comunque siamo pienamente d’accordo con quello che il Governo sta facendo e possiamo solo elogiare questi sforzi per introdurre dei cambiamenti”, dice Lagarge.

Lagarde ricorda quando – a Cannes lo scorso anno – il precedente premier aveva accettato la necessità di un monitoraggio dei conti pubblici, sostenendo di aver fatto tutto quello che era necessario ma che i mercati non gli credevano. “Poi la storia ci dice che le cose sono cambiate. E’ entrato in carica il governo tecnico, che ha rinnovato l’impegno” dice. “I mercati e gli investitori hanno mostrato più fiducia per quello che viene fatto da questo governo”.

Siamo in costante dialogo con le autorità italiane. Il nostro dipartimento europeo parla con loro quotidianamente. Io stesso parlo frequentemente con il premier Monti. Fra un paio di settimane andrà in italia la nostra missione per l’articolo 4 [la sorveglianza Fmi sui paesi membri]. Avremo il quadro completo, un’analisi approfondita e vedremo i risultati”.