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PIANO AIUTI UE NON SALVA GRECIA DAL RISCHIO DI ULTERIORI DOWNGRADE

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(WSI) – Tassi di interesse: all’indomani della pubblicazione dei dettagli sul piano di aiuti alla Grecia, i tassi di mercato stanno registrando un lieve rialzo dopo la chiusura dei listini azionari poco sopra la parità, mentre si sono ulteriormente ristretti gli spread sui periferici.

Il differenziale sul comparto decennale Grecia Germania si attesta questa mattina a 350pb. Stanno nel frattempo emergendo perplessità tra gli operatori sul fatto che il piano garantisce solo il superamento del tema della solvibilità a breve ma non di quello a medio lungo termine.

Inoltre vi sono dubbi sui tempi di erogazione dei tempi in caso di necessità, non essendo chiaro come conciliare l’esigenza di alcuni paesi di procedere ad un preventivo assenso parlamentare.

Dubbi sono emersi anche dall’alto delle agenzie di rating Fitch e Moody’s, che hanno precisato che l’accordo sul pacchetto di aiuti ad Atene non elimina il rischio di un ulteriore downgrade.

I prossimi passi importanti che la Grecia è chiamata a compiere fanno riferimento all’esito delle operazioni di rifinanziamento sul mercato.

Oggi le aste in Grecia per 1,2 Mld€ sui titoli a 26 e 52 settimana saranno ad esempio una prova per Atene. Inoltre in settimana sarà in discussione in parlamento la manovra da 4,8 Mld€ approvata dal governo per iniziare il processo di risanamento dei conti pubblici.

Successivamente a fine aprile dovrebbe partire il road show in Asia e negli Usa per il collocamento del preannunciato global bond in dollari di 5-10 Mld$. I dettagli del piano di salvataggio hanno avuto un impatto marcato sul bund decennale in termini relativi, a giudicare dal fatto che il relativo tasso si sta sempre più avvicinando a quello dei tassi swap di analoga scadenza, segnalando la maggiore percezione di rischio nel momento in cui la Germania si accolla parte di rischi di altri paesi.

Sul fronte dell’offerta oggi avremo anche l’asta olandese sul titolo a dieci anni per circa 3Mld€. Negli Usa tassi di mercato in calo in una giornata in cui anche oltreoceano l’attenzione è stata focalizzata sul piano di salvataggio alla Grecia.

L’attesa per l’inizio della stagione delle trimestrali ha mantenuto sostanzialmente invariati i listini. Dopo la chiusura dei mercati, Alcoa, principale produttore Usa di alluminio, ha riportato dati inferiori alle attese soprattutto in termini di fatturato. Al momento il titolo perde circa il 3% sulla piazza di Francoforte.

Sul fronte obbligazionario Pimco, uno tra i maggiori gestori del comparto al mondo ha richiamato l’attenzione sui rischi deflattivi per le economie sviluppate in conseguenza della fine dei piani di supporto delle banche centrali.

Oggi prosegue la pubblicazione dei dati trimestrali con il focus soprattutto su quelli di Intel. Da domani sarà il turno del comparto bancario con JpMorgan.

Valute: l’euro permane in prossimità di 1,36 dopo essersi spinto ieri fino alla soglia di 1,37. Gli operatori stanno metabolizzando la notizia del piano di salvataggio. Nel breve l’area 1,37 rimane una resistenza rilevante.

Il principale mover del giorno è probabilmente rappresentato dall’accoglimento dell’emissione dei titoli greci a breve termine. Yen in lieve apprezzamento durante la notte sulla scia della debolezza dei listini asiatici. In mattinata il cross verso euro, ritornato in prossimità di 127, potrebbe provare un attacco alle prime resistenze poste in area 127,8-128. Supporto principale a 125,3, successivo a 123.

Segnaliamo inoltre il forte rallentamento a marzo dei nuovi prestiti in Cina, passati a 510,7 Mld di yuan (74,8 Mld$) da 700 Mld del mese di febbraio. Nel corso della visita a Washington, il presidente cinese Jintao ha sottolineato che eventuali riforme in campo valutario saranno decise sulla base delle sole necessità cinesi e non sotto pressione di altri paesi.

Materie Prime: tra gli energetici in calo il greggio Wti (-0,7%). Ribasso anche per il gas naturale (-1,5%) sulla scia di un aumento delle scorte Usa previsto per i mesi prossimi. Positivi i metalli industriali ad eccezione del rame (-0,3%). Tra i migliori nickel (+2,3%) e piombo (+1,2%). In rialzo i preziosi.

Positivi gli agricoli guidati da cacao (+2,2%) e zucchero (+0,9%). Secondo quanto riportato dall’Usda l’utilizzo di cotone da parte dei produttori tessili aumenterà, a partire da giugno, sulla scia della crescente domanda.

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