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Petrolio: voci taglio produzione Opec fanno volare i prezzi

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NEW YORK (WSI) – Dopo avere perso ieri il 5,7%, il petrolio torna oggi a recuperare terreno. Nel finale, al Nymex, il contratto a marzo ha guadagnato 1,11 dollari, il 3,7%, a quota 31,45 dollari al barile mentre il Brent sfonda quota 32 dollari al barile.

Alla base del rialzo odierno l’idea che i grandi produttori di greggio siano piu’ disposti a tagliare la produzione, cosa che allenterebbe le tensioni sul fronte delle scorte mondiali in eccesso.

Secondo il ministro petrolifero dell’Iraq, l’Arabia Saudita e la Russia mostrano segni di “flessibilita’”. L’Opec, che in Riad vede il principale produttore, ha sempre optato per lasciare invariata la produzione durante lo scivolone delle quotazioni del petrolio iniziato a meta’ del 2014 con l’intento di preservare la propria quota di mercato. L’impressione e’ che il cartello non sia disposto a tagli a meno che anche i Paesi non membri come Russia e Messico facciano altrettanto. Ma ora la situazione potrebbe cambiare.

 

Oggi intanto Credit Suisse ha tagliato le stime per il 2016 del barile, visto a 38 dollari e non piu’ a 56 dollari. Anche dalla Banca Mondiale e’ arrivata una sforbiata, da 51 a 37 dollari al barile.