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PETROLIO :RISCHIO DI UNA CRISI PROFONDA

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Il ministro saudita al-Naimi ha avvertito che lo scontro tra Russia e Opec aggravera’ la situazione economica internazionale.

“Se i prezzi del petrolio continueranno a cadere, la conseguenza immediata non sara’ solo l’instabilita’ dell’economia. Anche i titoli delle societa’ coinvolte subiranno un ribasso che incidera’ sulla capacita’ delle compagnie di investire sulla futura produzione”, ha precisato al-Naimi.

La crisi energetica e’ stata acuita dalla decisione dell’Opec di non tagliare per la quarta volta dall’inizio di questo anno l’offerta di petrolio.

La decisione ha avuto immediate ripercussioni sul prezzo del greggio, che e’ arrivato sotto i $17,5 poco prima di 12:00 ora di New York.

Era dal giugno del 1999 che il prezzo del greggio non registrava un valore cosi’ basso.

Lo stesso ministro del Kuwait ha affermato che sara’ improbable che nel 2002 il prezzo del greggio arrivi a testare nuovamente il livello di $25 al barile.

Pesanti ripecussioni sui titoli petroliferi del settore, a cominciare da Eni fino ai giganti internazionali.

“La decisione dell’Opec acuisce la crisi energetica in corso”, ha dichiarato James Stone, analista di Ubs Warburg, “e rende ancora piu’ incerto il taglio dell’offerta di 1,5 milioni di barili per gli attriti tra l’Opec e i Paesi esportatori non aderenti all’Opec”.