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PETROLIO: NUOVO RECORD, IN ARRIVO RINCARI LUCE E GAS

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Nuovo record per il petrolio, volato oltre la soglia degli 86 dollari a causa delle tensioni che potrebbero portare ad un’invasione della Turchia nel Nord Iraq. E con i prezzi record si profila una nuova stangata energetica per le famiglie italiane, con un possibile aumento di 36 euro a gennaio delle bollette della luce e del gas.


Le quotazioni dell’oro nero – oggi in rialzo per la quinta seduta consecutiva -sono volate del 3% sfondando il tetto degli 86 dollari, un livello mai raggiunto dall’inizio degli scambi dei contratti futures nel 1983. E in chiusura il barile passa di mano a 86,17 dollari. Netto rialzo anche per il petrolio di qualità ‘brent’ scambiato a Londra, con il contratto con scadenza a novembre volato al record di 82,23 dollari. A innescare la corsa agli acquisti – con il greggio salito del 40% dall’inizio dell’anno – sono le rinnovate tensioni fra la Turchia e gli indipendentisti curdi che potrebbero spingere Ankara ad attaccare le basi dei guerriglieri nel nord dell’Iraq, un paese che detiene le terze maggiori riserve petrolifere mondiali dopo Arabia Saudita e Iran. Il governo turco si prepara a chiedere al Parlamento il via libera ad una legge che gli permetterà di attaccare le basi del PKK, il Partito curdo dei lavoratori, e nonostante il voto sia a maggioranza, l’esecutivo gode anche del sostegno dell’opposizione.


E a spingere i prezzi nella loro spirale rialzista – che secondo qualche economista potrebbe portare il barile verso la soglia psicologica dei 90 dollari e potenzialmente dei 100 – hanno contribuito anche le stime dell’Opec, che parlano di una minore produzione di greggio da parte dei paesi che non fanno parte del cartello petrolifero, nonché il calo del dollaro nei confronti dell’euro, che ha fatto salire l’appeal del petrolio come investimento-rifugio di fronte alla picchiata del biglietto verde.


Una nuova fiammata, quella del greggio, che se dovesse confermarsi nel prossimo mese e mezzo, e se le quotazioni del barile dovessero rimanere sui livelli attuali, secondo Nomisma Energia dal primo gennaio 2008 porterà ad un aumento dell’1,9% dell’elettricità e del 2,6% per il metano pari, rispettivamente, ad un aumento della spesa annua della famiglia tipo di 8 e 28 euro. Un nuovo rincaro che si andrebbe ad aggiungere a quello già scattato il primo ottobre, quando le tariffe della luce e del gas sono aumentate, rispettivamente, del 2,4% e del 2,8% con un impatto sulla spesa familiare di 30 euro in più l’anno.


Per il prossimo aggiornamento delle bollette elettriche e del gas – spiega Davide Tabarelli, esperto tariffario di Nomisma Energia – il periodo di riferimento del costo della materia prima è, rispettivamente, il semestre e i 9 mesi precedenti. Nel prossimo aggiornamento per il primo trimestre del 2008 l’Authority – se i prezzi dell’oro nero dovessero rimanere sui livelli attuali – si ritroverebbe così a dover fare i conti con una media del greggio, spiega ancora Tabarelli, di 77 dollari al barile per l’elettricità e di 73 dollari al barile per il gas. Contro una media – che aveva già comportato i rincari scattati a ottobre – di 69 dollari per la luce e di 66 dollari per il metano, dell’aggiornamento del trimestre in corso.