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Petrolio: JPM, senza intervento Opec presto prezzi a quota $130

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Roma – Per i prezzi del petrolio, la corsa non è affatto finita. Parola di JP Morgan, esattamente della nota quotidiana sul greggio di Lawrence Englese. Nel report è scritto: “fino a quando le economie principali rimarranno sulla strada della ripresa, e le tensioni continueranno a manifestarsi dal fronte dell’offerta, rimaniamo positivi sull’outlook a breve termine del prezzi. Riteniamo così che nel secondo trimestre del 2011, il Brent quotato a Londra si attesterà a una media di $118 al barile, andando anche verso i $130, soprattutto se l’Opec non agirà con un incremento della produzione.

Nella nota, si fa riferimento a come i futures sul petrolio scambiati a New York abbiano toccato il massimo degli ultimi due anni e mezzo, ovvero dei 30 mesi, sulla scia delle continue tensioni del Medio Oriente e dei dati economici positivi arrivati dalla Cina. Certo, JPM sottolinea che l’outlook di crescita non è privo di rischi”. Per esempio, “l’attività economica del Giappone risulterà materialmente più debole nel breve termine, e la Banca Mondiale prebvede anche che l’intero processo di riprese richiederà cinque anni”.

Ma la banca americana punta sulla crescita dell’economia cinese, che rimane intatta, come ha dimostrato il dato sul Pmi che, dopo essere esceso negli ultimi tre mesi, è tornato a salire, a quota 53,4 punti. Certo, l’indicatore è stato inferiore rispetto alle attese, ma nonostante tutto la domanda cinese di petrolio rimane robusta, caratterizzata nel primo trimestre del 2011 da un rialzo di 1,2 milioni di barili al giorno su base annua.

Il trend insomma secondo JP Morgan rimarrà al rialzo: da segnalare che i futures sul WTI sono balzati di ben il 17% nel periodo compreso tra gennaio a marzo, riportando il miglior trimestre dal periodo terminato nel giugno del 2009.

E il trend è stato decisamente positivo anche per il Brent, che ha messo a segno nel primo trimestre dell’anno il rialzo trimestrale più forte in quasi due anni, Per il mercato del petrolio, in generale, questo è stato il trimestre più volatile dalla fine del 2008.