Dopo il forte calo di ieri e quello di lunedì, il contratto future di aprile sul Brent (il petrolio di riferimento per due paesi su tre nel mondo) è di nuovo in discesa nella seduta odierna, -1,7%. Dall’11 settembre il prezzo del Brent è sceso di circa il 25%.
E’ ipotizzabile un’apertura in territorio negativo anche per il future di marzo sul Light Crude, scambiato sul Nymex, che ha chiuso la giornata di ieri con un -2,88%.
A favorire la discesa del prezzo del greggio sono la debole domanda e le difficoltà nel raggiungere un accordo tra i paesi Opec e quelli non aderenti all’organizzazioni sul livello di produzione globale.
In questo senso c’è grande attesa riguardo alle decisioni della Russia, che produce il 10% del petrolio mondiale.
Il governo di Mosca e le maggiori compagnie del paese potrebbero decidere di prolungare i tagli all’export per un altro trimestre, ma Erik Wigertz, analista presso UBS Warburg, non crede a questa ipotesi, ritenendola inefficacie e contraria all’interesse delle imprese russe del settore.